VETTOR PISANI La guerra che nel 1378 mise per l’ultima volta di fronte le due Repubbliche di Genova e Venezia fu la più grave di tutte. Essa fu determinata da due cause specifiche apparentemente assai diverse tra loro ma sostanzialmente ebbe sempre origine dalla preminenza alla quale le due città aspiravano nei mari dell’Oriente Mediterraneo. La prima di queste cause, in ordine di tempo, fu una controversia avvenuta nel 1372 a Nicosia capitale del Regno di Cipro. Alla morte di Pietro di Lusignano salì sul trono di Cipro il giovanetto suo figlio che prese il nome di Pietro 11°. Il giorno dell’incoronazione egli doveva uscire a cavallo dal suo palazzo per recarsi nella Cattedrale a ricevervi la corona reale. Per consuetudine il Console di Genova teneva la redine di destra del cavallo del Re e quello di Venezia la redine di sinistra. Ma in quel giorno, essendo in numero prevalente i Veneziani per la presenza nel porto di varie loro galere da traffico, fu il Console veneziano Marino Malipiero che s’impadronì della redine di destra. Ciò causò il risentimento del Console genovese Paganino Doria che protestò con energia. Ne nacque un tafferuglio e le redini del cavallo vennero prese ambedue da Cipriotti. (1) La rissa tra i cittadini delle due Repubbliche rivali si calmò solo quando il Sovrano dopo la cerimonia ritornò al suo palazzo e vi offerse l’abituale convito. Ma quando il Re abbandonò la sala la contesa si riaccese ancor più violenta e molti dei contendenti rimasero uccisi o feriti. I Cipriotti si schierarono a fianco dei Veneziani e scacciarono i Genovesi dal palazzo. La lotta degenerò poscia in una vera battaglia che si combattè nelle strade della città e molti Genovesi vi perdettero la vita. Conosciuti questi avvenimenti a Genova, si decise di inviare nelle acque di Cipro 7 galere al comando di Damiano Cattaneo ed a queste si unirono altre 86 unità che trasportavano un rilevante corpo di truppe ed erano armate e mantenute col concorso di monasteri, sacerdoti, mercanti, armatori privati etc. (2) Di questa spedizione ebbe il comando Pietro di Campofregoso. Il Re di Cipro ricorse per aiuti a Venezia e ai Cavalieri di Rodi, ma non ruscì ad ottenere nulla e nel 1373 Famagosta cadde in mano ai Genovesi. Nel 1374 per l’intercessione del Pontefice venne conclusa la pace e Re Pietro dovette sottostare al pagamento di una indennità fortissima, lasciando Famagosta in possesso di Genova. (1) De Mas Latrie — Historié de Chypre. (2) C. Manfroni — I colonizzatori italiani — vol. II — pag. 86. 99