21 MDXX, LUGLIO. 22 suo viugio. Era con lui li primi soi signori anglesi ben in ordene, ma non al paragone de li nostri. E zonto apresso ad Arda, li andorono eontra il duca di Lauson vestilo di una vesta d’arzenlo rizio fo-drala di bracalo rizio, il Legato, il cardena! di Bar-bon fradelo di Vandomo, il cardenal di Lorena fra-delo dii duca, e il cardenal Albret, tulli quatro insieme, il re di Navara e poi tulli li allri zentilho-meni e signori. Ivi non si vedeva salvo oro e arzenlo, e bealo ehi lo poteva meglio tagliare. Il dillo Be intrò in Arda a paro col Legalo con uno sajo di drapo d’oro e d’arzenlo rizio bellissimo, una colana molto superba di piere preliose, el uvea sotto uno corsiero liardo quale li havea donalo il giorno avanti il Be nostro. La Regina haveva poslo in balaglia lutle le damisele die veneno (in la porla de la sala, vestile superbamente. Essa Begina era ne la sala con la illustrissima Madama madre del Re, e le principale vene a l’incontro dii Re fora de la sala, e ivi si abrazarono el basorno, et ragionato alquanto inlrorno in sala, et la Regina lo acompagnò lino a la camera dove si doveva rinfrescare. In compagnia di la Baina era il Gran canzelier vestito d’oro rizio, monsignor d’Orvai, monsignor di Memoratisi el vecliio e tulli li allri vechi tulli vestiti di oro rizo, li qualro generali vestili tutti a uno modo di sajoni el ziponi di bniellato d’oro, le veste di veludo cre-mesin Ibdrate di raxo negro e una colana al collo per ciascuno di scudi 2000, monsignor di Spare el di Lescu vestili di una vesta d’argento ricio, e assai altri tulli a oro e argento, e li maislri di richieste vestili di raxo cremesino fodrate di veludo morello. 11 La sala ove disnorono era tulta coperta di brochalo rizio, cussi al cielo come a l’intorno, et parimente le camere. Binfreschalo fu el Beet reveslito di allre veste, vene in sala, et comenzorno a far portare vivande in tavola, el servivano in lai modo : Prima se li levavano da la cuxina le vivande con Irombeli 24 sempre sonando sino erano in tavola; apresso li a-raldi 12 maistri de caxa dii Re a do a do con li loro bastoni in mano, et poi monsignor lo Gran maestro con uno belissimo baston d’oro tutto rechamalo che portava sopra la spala, lutti vestiti di bracalo, chi de arzenlo broehadelo tela d’oro, tela d’arzento a diverse fogie, portavano le vivande ne li piali d’oro, e tutte le vivande coperte de uno pialo d’oro, e per ogni inbandizione musiche da cantare et sonare de diverse sorte instrumenli che mai fu sentilo lai cosa. Non dirò el numero de l’iinbandizione ; ne era de quante se ne po’ trovare, et steteno a tavola più di bore 4. Fornito il desinare, comenzorno a baiare. Il Be baiò con altri, assai e balorono che era quasi note. Poi da lo il segno di uuo colpo di arlelaria quando il re Qiristfanissiino si partì da Guagni, etiam il Be anglese montò a cavalo, prima abra-ziata la Begina et basala, el Madama et allre duchesse, zoè quella di Lanson sorela dii Be, quella di Vandomo et quella di Nemors e le allre principali di la corte, e aeompagnato da li nominati di sopra, se inviorno verso Guagui, e se incontrò nel re Christianissimo a le lize el ragionorouo un gran pezo insieme ridendo; poi abraziali per do o tre volle se inviorno ciascuno al suo alozamenlo. Il Be noslro era vestilo di arzento rizio lutto taglialo, el il taglialo era abradalo di borse d’argento, e in loco di boloni li havea per tutto perle de le più belle vedessi mai, et era sopra una mula con li fornimenti come era vestilo lui. Io non fui a Guagni, ma intendo li fo fato grande onor el bene aparato con grande ordine, quali sono tulle le richezze di la Pranza el Anglia. Luui, a dì 11 se ineomenzorno le giostre. A le II* lize gli hanno piantato uno alboro dorato il tronco e le foglie di damasco verde, sopra el qual li sono le arme de li do Re, c Pranza a man drita e Anglia a la sinistra, con le corone imperiale sopra le arme, e al basso le arme de quelli voleuo giostrar; e vi li era due caxe di asse una per ciascuno Re, dove se annono dentro, et poi introno in campo. A le diete joslre si trovorono la Regina anglexe, qual era dentro una leticha coperta di raso creme-xin tutta richamala d’oro relevato, bellissima, apreso li era la regina Maria dentro una letica d’oro lavorata a zigli con teiere do, videlicet una L. el una M. legate insieme, el per tutto pochi spini zoè l’arma dii re Lodovico; apresso li era Irecarele, già prima scrile, l’una coperta d’oro rizio, l’altra d’oro rizio in cremexino, e l’altra d’oro rizio in celestro tulle cariche di donzeie, e il resto di le don-zele sopra le cliinee belle et bene in ordene; le quali Regine ascendetene sopra una baltrescha facla di asse et bene ornata di brochalo. Vene poi la Regina di Pranza, dentro una letica coperta d’arzento tirato, tulio lavorato a gropi d’oro con li cavali lutti coperti come la leticha e fornimenti, con 12 damixele tulle vestite di brochalo rizo, e li cavali coperti el forniti come la letica di la Begina, con gran zoje al collo. Essa Begina era vestila di arzento rizo e di solo una vesta d’oro rizo sopra rizo con una colana al collo salvo de pietre preeiose ; apresso li erano tre carete lutle coperte come la le-licha, e simelmente li fornimenti de li cavali, piene