ILLUSTRAZIONI 69 tre Km. da Barletta. Appartenne già ai benedettini nel iioo, ai cistercensi (1300) e poscia ai cas-sinesi di Roma (1600). Ora la chiesa è alla dipendenza dell’Arcivescovo. 6. Cimeli della chiesa di S. Sepolcro — Ci provengono dalla Palestina per mezzo del patriarca di Gerusalemme Randulphus, ritiratosi a Barletta nel 1299 e quivi morto il 1304. I cimeli sono: a) Un’urnetta a piramide quadrata di metallo smaltato a vari colori di arte bizantina alt. m. 0,40, per 0,18 di base. Le quattro cuspidi recano quattro angioletti alati e sulle facce di base: S. Giovanni Battista (sportello), Davide all’inizio della piramide, Cristo sostenente il libro e benedicente in mezzo al tetraformo e i quattro Evangelisti, due per ogni altra faccia. Al di sopra altri angeli con turiboli di cui uno indica la via per cui si entra a Cristo. Il tutto in mezzo a piante, foglie e rosette smaltate di color verde, rosso, celeste, bianco. b) La croce binata — Servì per il pastorale dei Patriarchi di Gerusalemme. E’ ornata di lamine d’argento dorato con fine decorazione, che fa capo a 24 pietre turchine, disposte due a due; ha il piede di metallo di Corinto smaltato ed è ravvolta in una catenella d’oro con croce di Malta, donate nel dì del possesso (7 maggio 1742) dal priore Piccolomini. Porta nel centro una reliquia della vera Croce della grandezza di cm. 18 X 1. Nel 1659 al viceré di Napoli, Gaspare di Braga-monte e Guzman, conte di Pignoranda, ne fu donato un pezzo di cm. 4 X min. 7, e la parte tagliata fu riempita di altro metallo. (Scheda del