CHIESA DI S. SEPOLCRO 21 parrocchia. Ha d’interessante la vasca battesimale con rilievi simbolici del 1300. Conserva una grande reliquia del SS. Legno della vera Croce, una delle più grandi del mondo: (vedi illustrazione n. 6). Fu portata in questa chiesa dal patriarca Randlilphus verso il 1299 con gli altri cimeli qui appresso elencati: una colomba, un’umetta pel Giovedì e Venerdì Santo, un ostensorio d’argento del secolo XIII ; un Calendario Ecclesiastico con Breviario abbreviato in pergamena di complessivi fogli 550 in scrittura gotica del secolo XII e XIII. A tergo del f. 42 è riporta tutta la cronaca delle crociate sino al 1202. Accanto alla chiesa vi è tuttora un locale che era adibito ad ospedale dei pellegrini di Gerusalemme. Nella chiesa sono notevoli : una campana del 1403 (diam. m. 0,90 dedicata a S. Michele Arcangelo) ; una tavola con fondo d’ oro zecchino del 1500, rappresentante la Madonna di Costantinopoli ; una tela di S. Carlo Borromeo nella forma e con gli arazzi impiccoliti della Chiesa di Milano; il S. Giovanni - nella cappella del Santìssimo - di Cesare Fracanzano. Poco discosto da questa cappella ci è il sepolcro del generale Raffaelo De Gennaro (vedi : Uomini celebri). Nel matroneo restano avanzi di affreschi, antecedenti al 1312 - anno in cui fu ristorato il portico - e sono: 1) Una Madonna col Bambino. 2) Cristo Redentore benedetto dalla solita mano del Padre dalle tre dita aperte (indice, medio e mignolo). 3) Un quadretto circostante con tre donne dalla mammella scoperta a ricordo delle parole della S. Scrittura : « Beate le sterili che non latteranno ; guai alle pregnanti nel di del giudizio»! 4) La Vergine salutata dall’Angelo con le note espressioni: «Ave gratia piena - Ecce Ancilla Domini». 5) S. Antonio abate fra le seguenti tentazioni diaboliche : una donna nuda che a lui presenta fiori, un cinghiale, un ippocentauro (forma d’ uomo e cavallo), un satiro (misto d’ uomo e di capro).