SETTIMANA SANTA 51 La reliquia della S. Spin-a di questa chiesa è donazione fatta dal Papa, nel 1837. La domenica delle Palme non ha nulla di rilevante. Le famiglie che stanno in discordia sogliono in questo giorno scambiarsi il ramoscello d’ulivo, che come augurio di benedizione di Dio, si colloca appena benedetto nelle campagne e nelle case. Il mercoledì Santo. Nella chiesa di S. Andrea si commemora il trionfo del Cristo morto con la tradizionale predica oscura, mentre resta esposto sull’altare, l’antichissimo simulacro del Cristo. Il giovedì Santo. Visita affollatissima ai sepolcri e piedica della passione nella Cattedrale. Ogni campana ed ogni suono nella città tace, se escludi le nacchere, i crotoli ed altri strumenti di legno, che sostituiscono le campane. Il venerdì Santo. Alle ore quattordici muove dalla cattedrale l’antichissima e votiva processione di Gesù Eucaristico chiuso in un’urna d’argento. Alla processione, che rimonta al 1504 e che ricorda il miracolo della cessazione della peste nel 1656-57, intervengono tutto il clero, le confraternite, la Rappresentanza Municipale e numerosissima popolazione. L’Urna viene portata da quattro sacerdoti scalzi. Al largo Plebiscito l’urna si adagia sopra un altare preparato a bella posta al centro della villetta. Nei viali ^circostanti si fermano tutti i corpi religiosi che prendono parte alla processione ; fuori resta il popolo numerosissimo che empie le logge, le finestre, i balconi dei palazzi circostanti e le strade. La forza : carabinieri, questurini, guardie di città, guardie campestri assistono in gran tenuta. Poscia echeggiano le note poderose e devote del