113 MDXX, ACOSTO. lelere dii rezimento di Cypro, si ha inleso quanto si ha portalo Francesco Zacaria rasonato di quella camera liscimi in pagar li tributi al Signor turco, andando in Aleppo con grande suo interesse, el signi-fìchar li andamenti dii Signor turco, et desiderando in loco suo a l’oficio del Rasonalo sia posto Marco suo Boi, con le condition contenute ne la suplication liora lecla: però l’anderà parte che li sia concesso quanto el domanda etc. Ave 172, 29, 2. 73* A dì 14. La matina, fo letere di lìoma di VOrator nostro, di 9, qual andò con parie di le zoje dii Gixi. Scrive eoloqui col Papa zercha questi reali. Et dii zonzer di quel monsignor di la Morda oralor di Franza e ave audientia dal Papa. Item in concistorio il Papa ha fato quelli cavalieri numero 140, come scrisse, a ducati 1000 l’uno, e d’altro nulla. Et per letere partieular di sier Hironimo IJppomano, di 6. Scrive, come il Papa era ancora in Gistelo, è zorni 40 non è stato concistorio, si dice sarà Mercore per far questi cavalieri, et di 110 ne voi far 140 a ducati 1000 l’uno, de li qual danari voi pagar li soi debili. Il Papa tuttavia fa bular zoso le mure di Urbino. Sabato, a dì 4, zonse qui monsignor di la Morda orator dii re Christianissimo, et eri fo dal Papa el etiam ozi è andato a comunicarli li successi etc. Dii dito, di 9. Come eri fo concistorio. Fe’ 150 odici, zoè quelli cavalieri, ma non porla abito, costano ducati 1000 l’uno, hanno de intruda de ducali 130 a raxon di 13 per 100 sora li alumi. L’è vacado una abalia in Savoja, vai ducati 600.11 cardenal Sai-viali l’ha aula. Il cardenal Bibiena ha mandato una sua neza fìola fo di missier Piero, in uno romano si dice è rico. Questo monsignor di la Morela è stato assa’ fiate col Papa. Conclude, l’imperalor aver ditto al re de Ingaltera, non voi risponder alcuna cossa zercha il suo venir in Italia a tuor la corona, fino non sia zonlo in Alemagna e stalo con li Eleclori di l’imperio. El Papa slà pur in Caslelo; dize per esser più fresco che in palazo. Etiam fo lelere di l’Orator nostro drissale a li Cai di X. Di Napoli, di Hironimo Dedo secretarlo, fo letere, zercha ripresaje etc. In questa matina, vene fuor di caxa sier Zulian Gradenigo Cao di X, stalo fin bora in caxa, per gole. Da poi disnar, per esser la vizilia di la Madona, non fo nulla. '4 Adì 15. Fo la Madona. La Signoria, vicedoxe sier Andrea Mudazo, con li oratori Papa, Franza, / Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIX. Ferara et Manloa, fono a messa in chiesia, justa el solilo. Et eravi etiam, drio li Censori, el conte di Sojano venuto in questa terra, el qual fo quello voleva armar una galla e andar soracomito. E sialo in Colegio e dal Principe fo molto acharezalo. Da poi disnar, non fo nulla. Si andò a vesporo. Vene uno gripo di Corphù con lelere di 25 Lujo, nulla da conto. A dì 16. Fo San Uocho. Prima la note fo gran pioza et vento. La malina fo bon tempo, et fo as-saissime persone a la chiesa di San Rodio. L’allar grando belissimo è quasi compito; opera marave-gliosa. La Scuola si fabiicha tuttavia. È guardian grando Jacomo Dragan gastaldo di Procuratori, homo degnissimo e ben voluto da tulli. Di Hongaria, fo letere di sier Lorenzo Orio dotor, orator nostro, date a Buda a dì 14. et 16. Come havia comuniclmlo al Re et quelli signori deputali al governo le nove dii Signor turco, che licenlia parte di le zenle di l’armada per zorni 25 eie. Il Re e li altri ringrationo la Signoria eie. Item, come do imperadori di Tartari erano in guerra 1’ un contra l’allro, con 300 milia cavali per uno. 11 sumario dirò di solto. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Per esser fresco, fo il Doxe con veludo crernesin di varo. Fo fato 9 voxe, ma non passò, ai X o/Tìcii. Et accidit, cossa notanda, che sier Zuan Matio Bembo, fo al Dazio dii vili, qu. sier Alvixe, fo tolto zudexe di Mobele, e ca-zete da sier Alvise Zigogna fo al Formento a San Marco, qu. sier Bernardo, e tolto XL criminal rimase da sier Francesco Landò, fo XL, qu. sier Piero. E cussi va le cosse del Gran Consejo ; e stà meglio esser rimaso XL, che zudeze di Mobile per l’honor tantum. In questo Consejo achadete cossa notanda : che 74 * sier Vicenzo Malipiero qu. sier Andrea iochò balola d’oro al primo capelo, et volendola dar al Consier, la ge cazele iterum nel capelo, linde andò dal Doxe dicendo la volea cavar fuora d’oro. Visto le leze, fo lermenà el tornasse a ineler la man in capelo, el tornò e lochò etiam d’oro, el inirò in eletion ; ma non avè voxe. A dì 17. La matina non fo alcuna letera dii conto. Vene il Legalo dii Papa, per cosse partieular, in Colegio. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, per cosse importante. Sleleno fin hore 24 e ter-rninono aprir la materia al Pregadi. Credo sia per letere di Spagna, che Chievers habi parlato a l’Ora-lorvnostro zercha il venir dii re di Romani in Italia