Nomi sostantivi ed aggettivi 15 Regole generali per la formazione dei casi dei nomi sostantivi ed aggettivi. § 19. Genitivo predicativo. — Cosi è chiamato il genitivo visto nel precedente paradigma. Esso è formato dalle desinenze é (se si parla di una sola cosa posseduta) od éi (se si parla di più cose possedute) le quali, tanto coi nomi alti, quanto coi bassi, si uniscono al nominativo singolare, se il possessore è unico, od al nominativo plurale, se i possessori sono parecchi. Questo genitivo, espresso senz’altro, significa: è del tale, appartiene ai tali ecc. Es.: Ez a kòpeny a fostesz-é = questo mantello [è] del pittore ; a katondé— [è] del soldato ; ur-ak-é = [è] dei signori ; urakéi — [sono] dei signori ; szabóink olló-i nevi vargd-itok-éi — sarto-nostro forbici-sue non del-calzolajo-vostro = le forbici (più paja) del nostro sarto non son quelle del vostro calzolajo ; az oliò a szabó-vi-é = la forbice la del-sarto-mio — la forbice appartiene al mio sarto. Il genitivo predicativo contiene in sè l’idea del possesso, serve quindi a tradurre il nostro verbo «appartenere», ma stacca in certo modo l’idea dell’oggetto posseduto da quella del possessore. Esso può aver funzione di nominativo ed esser declinato od unire le posposizioni suffisse, come un.semplice sostantivo: