135 MDXX, AGOSTO. 136 Antouio Montai) milanese, absente, per haver proditoria mente ferito in Verona domino Hironimo C011-corezo ciladin de lì, sia in perpetuo bandito di Ve-nelia e dii deslreto e terre e lochi da parte da terra, e si ’l contrafarà e preso sarà, li sia lajà la man destra iu mezo le do Colone e sia messo al bando, e poi contrafacendo, siali lajà l’altra man, con laja chi prenderà, lire GOU di pizoli. Item, Pompeo Triulzi consentiente di lai delido, sia in perpetuo bandito di Verona e veronese, e mia 15 di conlini, o si ’l con-Irafarà, star debi anni do in presoli serado e sia ri-mandà al bando, con laja lire 2000 a chi ’l prenderà, el el dillo sia casso di slipendii nostri. A dì 25, Domenega. Vene ili Colegio domino Odavian Britonio vicario dii reverenditsimo Patriarca, el apresenloe uno breve dii Papa a stampa, venule di Roma, qual danna la scrilura et opere di fra’ Martin Luther germano, di l’ordene di San Au-gustin, che, sub pcena excomunicationis, niun ditti libri lezi ne legna in caxa; et tolse licentia di poter mandar li capitani a caxa di Zordan todesco mer-chadantedi libri, sta a San Maurilio, a luorne le opere predite stampate in Aleinagna, et mandate in questa terra a vender. El cussi mandono Thomà di Freschi secretano dii Consejo di X con ditto vicario a far tal efeeto, e tolseno le opere havia: tamen lo ne havia auto una e l’ho nel mio studio. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Vene il Principe. Fato Luogotenente in la Patria di Friul e niun passoe, tolto sier Francesco Corner el cavalier, è ambasador in Spagna, di sier Zorzi cavalier et procurator, et ai nostri servici si porta ben, è Orator a la Cesarea Maestà, e tamen non passoe. Fato Podestà et capitano in Caodistria sier Piero Mocenigo, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Francesco, et G di Pregadi et XL criminal, niun passoe. Fo posto la gratia di la mojer fo di sier Bernardin Contarini qu. sier Nicolò debitor di la Signoria a le Itaxon nove, voi pagar di prò’ e cavedali per potersi pagar poi di la sua dote; e fu presa. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e sier Francesco da dia’ da Pexaro avogador, vicecao di XL, dar le do Quarautie civil per la cedula testamentaria si voi levar di la qu. inadona Catarina Foscolo relita sier Andrea, intervenendo il castelo di San Vicenti. Fu presa. 88* A dì 27. La malina, fo letere da Milan, di sier Alvise Marin secretarlo. Come manda letere di l’Orator nostro in Franza, et altre parlicularità ut in litteris. Di Franza, da Poesì, di l’Orator nostro, di 15. Di coloqui auti con la Cristianissima Maestà. Come l’havia inteso che il Papa havia dà la investitura dii regno di Napoli al re Catholico, col darli a l'anno ducati 7000 di censo. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta, et scrisseno a Roma zercha questo aviso auto di Pranza, vedi de inquerir la verità el avisi subito. Item, preseno una gratia di fradeli fo di sier Antonio Loredan qu. sier Malio, morite duella di Candia, qual prestò in questa guerra ducali 400 a la Signoria per venir in Pregadi, hora è morto ; voi ceder quel credilo a sier Juslinian Contarini qu. sier Zorzi el cavalier conte dii Zafo, di poter venir in Pregadi e haver il titolo fino se lì rendi li ducali 400 darà ai ditti Loredani; el (o qualche contradi-tion, a la fin fo presa. Fu preso certa gratia di alcuni zentilhomeni debitori di la Signoria nostra di le 30 et 40 per 100, di pagar di Monte Novissimo il suo debito, ut in parte. Fu presa. Fo intralo sopra le corone si spende in questa terra, videlicet quelle di lire G pizoli 10, el terminato li offici non le toi più. Item, le monede si spendeva per pizoli 22 l’una, terminà etiam li odici non le toglino più, e fo mandà a bolar le casse per lutti li oflìci scuodeno danari per poter proveder. Et fo scrito letere per tulle le terre nostre, in execulion di le parte altre volte prese in questo Consejo di X con la Zonla, che in camera non debano più tuor corone che coreno lire 5 pizoli 14 l’una, sotto pena etc. El la sorte è questa : Una corona stampada in Lovanio, di Lodovico Flisco, da una banda una f granda, et da l’altra una aquila con do leste con una sola corona imperiai con scudo in petto con Irese disperse, lire 5, pizoli 14. Una corona slampada a Saluzo, da una banda uno homo armado a cavalo con letere intorno di Michel Antonio marchexe di Saluzo, el da l’altra 89 banda una f granda, qiuvl si spende lire 5, pizoli 24 l'una. Una corona stampada similiter a Saluzo, da una banda una aquila con una testa coronada con una slela sopra et uno scudo nel pedo, e da l’altra banda una f con do letere una per banda, videlicet M et A, qual si spende lire 5 pizoli 14. Una corona stampada, da una banda una aquila con do teste coronade cadauna di esse, con una slela di sopra al mezo di ditta corona, e nel petto uno scudo mezo schielo et mezo ponlizado con certe lelere alorno a la dila aquila, et da l'jaltra banda una f granda, qual si spende lire 5 pizoli 14.