Grammatica magiara Codesto [è] del maestro. — 15. A chi dà (adja) Ella questo specchio? Ai fanciulli del sarto od a [quelli] dell’oste? Verbo. § 78. Generalità. — La lingua magiara à tre forme di coniugazione del verbo: i° la forma soggettiva od indeterminata; 20 la forma con -ikj 30 la forma oggettiva o determinata. Buon numero di verbi, come vedremo, si con-jugano in due di queste forme. La forma in -ik è molto simile alla forma indeterminata, perciò la conjughiamo dopo questa. § 79. Radicali e vocali d’unione. — L’infinito di tutti i verbi magiari termina colla sillaba -ni, talora preceduta da a o da e. Togliendo questa finale -ni e la vocale d’unione, quando c’è, si à la radice del verbo, a cui si aggiungono le desinenze di conjugazione. Questa radice è, sen- - z’altro, la 3a persona sing. dell’indicativo presente della forma indeterminata. I verbi in -ik invece aggiungono la desinenza -ik a questa radice per formare la 3“ persona. Così le radici dei verbi szólni = parlare, jdr?ii = andare, kimoudani — pronunciare ed elkùldeni— mandar via, sono szo'l, jàr, kìmond, elkuld, che significano rispettivamente: egli parla, egli va, egli pronuncia, egli manda via. Invece il verbo utazni — viaggiare à la radice utaz, ma la terza persona sing. del pres. indie, è utazik, essendo esso un verbo della forma in -ik.