jntrarà, eh’essi non voglino esser in questo ne concedere che per tale Confraternita Alcuna cosa sia proposta che puossi venire In danno Agli nostri paesi over huominj mà esser apresso le persone della confraternità che segondo II Suo Grado cadauno proinbisca il nostro danno e il nostro Bene procacci con admonitioni et obedientia, et in ogni modo fìdel-mente et senza fallacia, In testimonio a questa litera habbiamo sigillato con II nostro grande atachato sigillo segreto Non havendo in questo Tempo 1’ Altro nostro Sigillo Apresso di noi: Jn Goricia Nel Mercordì dapuoi il giorno de S.to Vito dapuoi la Natività de Christo nel mile quatrocento, Cinquanta Cinqui Anni:». Leonardo, ultimo conte di Gorizia, risiedeva comunemente a Lienz, capitale del Palatinato della Carinzia; la cura delle rendite a Gorizia era commessa ad uno scrivano, la riscossione dei censi ai capitani ed ai gastaldi. Con la sua morte, avvenuta a Lienz il dodici aprile 1500, si estingueva la linea della Pusteria dei conti di Gorizia. La contea passava agli Àbsburgo in virtù del Trattato di reciproca successione concluso, dai conti Mainardo ed Enrico III col duca d’Austria Rodolfo IV, negli anni 1361-63 e rinnovato nel 1394. * Il privilegio concesso dai conti di Gorizia venne riconfermato ed ampliato nei secoli successivi. Notevoli sono le modificazioni apportate in quello concesso dall’imperatrice Maria Teresa nel 1757, che rimase in vigore fino l’anno 1782, in cui Giuseppe II effettuava la soppressione delle corporazioni. Morto codesto imperatore, suo fratello Leopoldo, succedutogli al trono, non tardò a farle risorgere. Sotto la dominazione francese sparirono nuovamente le corporazioni artiere ed ì loro averi vennero devoluti al demanio. Tramontato il dominio francese, rinacquero sotto la forma di società di mutuo soccorso. Quella fondata nel 1455 prese il nome di « Società dell’ arte dei calzolai e con-ciapelli ». * Una società che raccoglieva nel suo grembo, specie nei mesi invernali, i patriotti di buona lega era il «Casino dei Commercianti ed Industrianti», che aveva la sede nella casa Bader in Via del Seminario. Era suo presidente il negoziante Rasatti. Da questa circolare, del quattordici gennaio 1866, possiamo apprendere quali giornali e quali riviste formavano il nutrimento spirituale dei suoi soci : «Egregio Signore! La firmata Direzione si pregia di comunicarle l’elenco dei giornali, dei quali può disporre il Casino dall’ 1 corr. impoi. * Una buona raccolta di periodici, nella cui scelta si ebbero in vista i bisogni e i gusti più svariati, non può che tornare in vantaggio della società, perchè oltre a invogliare alla frequenza del Casino, offre il mezzo di mandar soddisfatti quei soci, che sono impediti talvolta di frequentarlo e possono quindi avere ì giornali in casa. Onde però essere in grado di combinare le esigenze degli uni e degli altri, che cioè i giornali restino esposti nel gabinetto di lettura durante il tempo prescritto e possa indi seguire la regolare consegna a domicilio, è assolutamente necessario, u Conte*Leonardo di Gorizia che Ì soci osservino la relativa disposizione dello Statuto e non Lastra marmorea nella Metropolitana