Prima delle riviste in occasione delle festività religiose, specialmente per la prò-cessione del Corpus Domini, le esercita-	*
zioni sul vasto prato della Campagnuzza
erano più frequenti, onde far meglio fìgu-	a.
rare i militi nelle- sfarzose divise per le	M jkJBj	^
contrade e le piazze della vecchia Gorizia.
firn iflw
Gl inscritti al corpo civico dovevano IM 9 W<A iTl Ìì versare un contributo mensile alla cassa
la milizia civica, v’era pure quella di as-	ìjÉàitìMgc,	1*1
sistere alla Santa Messa in suffragio dei	• -’T**'
camerati trapassati nella Cappella del cimitero vecchio, sulla strada che condu- Milizie volontarie goriziane della prima metà dell'Ottocento ceva in Campagnuzza. Per l’altare di	Da una "meera deI ,emp°
quella cappella il famoso pittore goriziano
Giuseppe Tominz aveva dipinto un Crocifisso, che ricordava quello di Antonio Van Dyck.
     In un acquerello esposto nella «Sala di Vecchia Gorizia» nel Museo della Redenzione vediamo un milite graduato, che tiene nella destra la bandiera del corpo civico. Il dipinto è stato eseguito da Filippo Cristofoletti nel 1845.
     L’inaugurazione di quel vessillo era avvenuta con grande solennità il giorno otto maggio 1834, seconda festa di Pentecoste. Gli era stata madrina la baronessa Anna Maria di Waidmannsdorf nata contessa Wurmbrandt, dama crocifera, consorte del capitano circolare di Gorizia barone Federico Waidmannsdorf.
     Il	bianco vessillo, ch’era stato benedetto dall’arcivescovo Giuseppe Walland, portava da una parte l’immagine dei patroni di Gorizia, i Santi Ilario e Taziano e la leggenda: «Pax in virtute tua», dalla parte opposta l’aquila imperiale con la scritta : «Sub umbra alarum tuarum».
     La madrina aveva donato alla bandiera i nastri di raso bianco ricamati in oro, i quali portavano, trapunta in oro, la seguente iscrizione : « Dedicati alla degna cittadinanza da Anna Maria baronessa di Waidmannsdorf nata contessa Wurmbrandt» e la data: «8
maggio 1834 », sormontata da una corona comitale.
     Il	primo ottobre 1843 doveva segnare una data memorabile nella storia del corpo civico per una grande parata al Monte Santo.
     Un grazioso dipinto ad olio del pittore goriziano Filippo Giuseppe Pich ci rappresenta quasi con fedeltà di un obiettivo fotografico, il ricordo di codesto avvenimento. L’interessante documento grafico per il folclore goriziano porta la seguente scritta:
     « Onore prestato dal Corpo
      11	Corpo Civico nel 1845 - Da una tempera di Fil. Cristofoletti	Civico di Gorizia, innanzi
il Venerando Santuario di
Monte Santo vicino Gorizia, nell’incontro della Messa sollenne pel 50.mo anniversario dell’avvenimento innateso e fortunato del trasporto dell’incoronata Immagine della S.S. Vergine Maria Madre di Dio delle Grazie, dalla Chiesa Parochiale di Salcano al prefatto Monte, già il 29 Settembre 1791.
141