11 funerale sostava in Piazza del Duomo dove Ceu, con un’ orazione sconclusionata che faceva sbellicare dalle risa tutti i presenti, tesseva l'elogio funebre del defunto. ILa comitiva ritornava quindi, rifacendo lo stesso percorso, in Borgo Castello sino dietro 1’ Osteria all' antico Leone. Quivi, dopo aver appiccato fuoco al fantoccio, Messer Carnevale veniva gettato, tra grida assordanti ed alti lai, dalle vetuste mura di Borgo Castello, nella buca scavata nel ronco sottostante. Così veniva inumato il re pazzo fino a tanto che vissero il Ceu e il Leon, ultimi organizzatori e protagonisti principali di codesta antichissima usanza goriziana. Dopo l’esequie, quei mattacchioni finivano nell’Osteria De Fiori a mangiare la cipollata con le arringhe (sevolàda cu li rènghis) e a tracannare il saporito vino friulano fino a notte inoltrata. 37