Chiave d’oro dall’invitissimo Ferdinando 2do, e poi anco dell’Augustissimo Ferdinando terzo. Taccio poi delli serviti] prestati dalli miei Antenati per molti secoli in guerra, et in pace all’Augustissima Casa: dirò solo di Joanne di Neyhaus, il quale occupò la Città d’Udene, et rese tali buoni servitij, che la Maestà dellTmperator Massimiliano Primo li diede al Governo di tutta la Patria del Friuli sicome appar chiaro nel Diploma della mia antichissima Famiglia, quando fussimo promossi al Baronato del Sacro Romano Impero. (I Neyhaus, oriundi di Roma, si stabilirono in Friuli nel 1270, il loro nome primitivo era Borsa d’argento. Compaiono nell’albo dei nobili e cavalieri della nostra provincia nel 1499. Giovanni di Neyhaus lo troviamo nel 1 508 alla difesa del castello Santangelo cioè di San Daniele del Carso, e, nel 1511, dal venti settembre ai primi di novembre, a capo del governo di Udine e della sua provincia). Con tutto ciò io baccio la verga della correttione, et adoro il castigo che si pubblica sotto nome della mano fulminante della Maestà Vostra, perchè 1’¡stessa mano, che vibra li fulmini, è quella medesima che impartisce à supplicanti gl’ atti della Misericordia ; che profonde le gratie, o dispensa gl’indulti dell’inesausta Imperiai Clemenza; siche dunque da rinnovo prostato supplico umilissimamente la Cesarea Maestà Vostra della gratia d’ un Salvacondotto per poter far apparire la mia oppressa innocenza, e poi sacrificare questa mia vita ad esempio dei miei Maggiori in servitio della Cesarea Maestà Vostra, à cui io umilissimo ricorro, e prego dal Cielo eterna prosperità ed esaltatione ». Quali fossero i rapporti dei Neyhaus con la casa regnante si possono dedurre dalle seguenti due lettere indirizzate dall’arciduca Ferdinando II, poi eletto imperatore, al conte Dario. «Ferdinando Dei Gratia Arciduca etc. Fedele caro. Di pura clem.ma inclinatione habbiamo risoluto avvisarti, qualm.te il giorno delle nostre nozze sia stato determinato per li 23 d’Aprile, alla condecoratione delle quali ne teniamo bisogno delli servitij della nostra Nobiltà, stante come speriamo, vi comparirà gran numero di Prencipi in persona, o li inviati di quelli. Et sicome li nostri Predecessori in simili occorrenze si sono serviti delli fedeli commembri delle Provincie li quali anche si sono mostrati pronti, così anche non dubitiamo punto, tu farai nella presente congiuntura, onde ti ricerchiamo di assistere a tal nostra solennità nodale nel giorno prefisso. Et mentre ti nescirebbe comodo di comparire il primo giorno al corso d’annello, il 2.do alla quintana (le quali dai fantioni s’ha da fare in maschera) ed il terzo al tornea-mento a piedi, ci sarebbe di clem.mo piacere, dietro di quello saprai regolarti. Graz, li 6 Febbraro 1600. Ferdinando ,, ... Ad mandatum Ser:ni Archiducis W. Hochlinger ms. _. rietro Casal ms. Sul verso: Al Fedel diletto nostro Dario di Neuhaus». Ed ecco la seconda, con cui l’arciduca lo invitava d’intervenire all’ assedio del-l’odierna Nagy Kanicsa, occupata dai turchi. «Ferdinando Arciduca d’Austria C.e di Tyrolo ed Goritia Fedele caro. E da pianger più tosto con lacrime, che da raccontare con parole lunghe la dilatatione, che fa 1 inimico comune del christiano nome, massimam.te la presa ha fatto 82