Il vetusto castello dalle quattro torri raccoglieva entro le sue mura, e principalmente nella sala maggiore, una raccolta di oggetti svariati, che andavano dalla suppellettile funeraria della necropoli preistorica di Santa Lucia presso Tolmino e dalle vestigia romane della Venezia Giulia, agli oggetti, etnograficamente importanti, acquistati dal predetto conte durante le sue peregrinazioni neH’Àfrica settentrionale e nell’ Estremo Oriente. Numerosi erano i ricordi medievali e moderni, rappresentati da armi, ceramiche, monete, medaglie e documenti, tra quest’ ultimi v’ erano alcune lettere autografe del principe Eugenio di Savoia, il salvatore di Vienna nelle guerre contro i turchi. Ogni oggetto era accuratamente numerato e classificato di modo che il visitatore poteva benissimo fare a meno del catalogo a stampa che, verso l’Ottanta dell’altro secolo, gli veniva cortesemente messo a disposizione dagli ospitalissimi castellani spagnoli. Le collezioni erano state disposte nel 1881 in vetrine laccate in nero e così vi rimasero sino al loro recente trasferimento. Durante la guerra il castello era stato occupato da un comando militare. Dopo la ritirata di Caporetto le raccolte avevano subito la sorte comune a quella degli altri castelli delle Venezie invase dal nemico. Gli oggetti, sfuggiti alla dispersione, passarono per desiderio del fondatore e proprietario di quel museo, ad arricchire le collezioni del Museo della Redenzione, dove oggi fanno bella mostra di sè. S. E. 1’ ambasciatore Don Silverio conte de Baguer Da un dipinto ad olio Stralciamo dall’albo di quel Museo alcuni nomi e alcune dediche dei visitatori che ci sembrano interessanti. 11 volume porta la seguente intestazione: Visites au Chàteau Dohra. Les visiteurs du Chàteau soni priés d’inserire leurs noms dans ce livre ci. 22-1V-1885 - Giov. Ev. Wagner Direttore del Museo di Dobra. 12-V -1886 O benedetta sia dè tuoi ridenti Campi la solitudine profonda, E dè tuoi colli, cui natura diede Tanto sorriso d’ Itala beltà E in mezzo ai quali siede Di Dobra il Castello con maestà. 3-X-I886 - Giuseppe Mulitsch, Francesco Delpin, Rodolfo Anelli-Monti, Giacomo Mezzorana, Giovanni Fanin, Giuseppe Bisiach, Zorami Filiputti, Giovanni Zanuttig, Gasparini Ernesto, Luigi Ussai. Nonostante la bella fioritura di nomi e di giudizi, che vanno sino al giugno 1887, e che noi per brevità omettiamo, ad un tale capitò l’idea di mandare, al settimanale umoristico goriziano «La Freccia», la lettera seguente, comparsa su quelle colonne il primo giugno 1887 : « Un Museo. Cara «Freccia»! Giorni sono mi trovava alla sera seduto a tavola nell’albergo al... e pasteggiandomi un pollo che deve aver avuto delle malinconie alla Succi mi cadde l’occhio su un opuscoletto il quale conteneva il catalogo d’un museo messo assieme da un nobile signore dei nostri contorni. Ecco fra i diversi numeri ciò che mi venne sott' occhio. 178