nel passato 7bre della gran fortezza di Canisa, propnam.te propugnacolo di queste pro-vincie dell’A.(ustria) I.(nferiore). Or come di natura, ogni paesano è obbligato alla diffesa della sua Patria, lanto maggiorm.te sarà all’hora, quando si tratta della dilatatione dell’honore d’iddio et stabilimento della pace ; come qui non v’ è dubbio, mentre con fervore vi venga applicato. Hora essendo noi risolti, con la gratia d’Iddio di portarsi quest’ anno in persona in campagna, e con li ausilij hauti da diversi luoghi di far attentativo contro tal inimico comune et essendo anche il dovere, che in ciò ci assistino al possibile loro, li nostri Paesani, ad esempio de’ loro antenati ; Ti ricerchiamo clem.te di non mancare del tuo dovere in sì pericolosa ed hostil congiuntura, bensì di disporre de’ fatti tuoi, acciò con tanti cavalli ti sarà possibile, comparischi nella campagna sotto tua bandiera speciale, a che fine per congresso ti nominiamo la nostra città di Rachispurg (Radkersburg), et benché siamo di pensiero attorno il mese di Luglio di muoversi di qua, niente meno per tua et diretione d’altri, si pubblicaranno generali, delli quali si saprà il certo preciso giorno della nostra mossa, sperando che fora di qualche disposizione d’Iddio allora, niun incomodo, o altro interesse ti rimuoverà della comparsa, stante il frutto vittorioso s’ha da sperare, il che non mancheremo di riconoscere con le nostre principali gratie. Graz, li 25 Maggio 1601. Ferdinando vy, , , , Ad mandatum Ser.m Archiducis proprium P. Casal ms. W. Hochlinger ms. Sul verso: Al fedele diletto nostro Dario di Neuhaus». In evasione alla sua domanda, il Neyhaus otteneva questo assolutorio imperiale : « Leopoldo Ci è stato umilissimamente riferto, qual’ informatione abbia dato codesto Regimento, et Camera sopra l’implorata intiera assolutione di Francesco Maria di Neyhaus per conto del fatto comesso l’anno 1668 contro Carlo della Torre presentemente arrestato in Gratz, e come vi siete con quel Regimento, e Camera totalmente accordati di modo che ci siamo lasciati clementissimamente compiacere del vostro umilissimo parere dato sopra le particolarità rappresentate dal Regimento, e Camera, e perciò non solo assolto clementissimamente esso Neyhaus dell’imputateli, e sopramentovati criminali d’assassinio di pro-ditione, e di lesa Maestà, ma ancora in riguardo del suo esilio di tanti anni sostenuto compartitoli graciosamente lo consigliatomi intiero perdono delli grandi eccessi nel suddetto fatto contro li Nostri Sovrani generali editti, ed in appresso concesoli per pura gratia la restituzione di tutti li suoi beni confiscati per suddetta causa; con questo però, che egli, come si è esibito, si trasferisca al nostro militar servitio, e valore questa singoiar gratia, e che non meno s’astenga d’ogni futuro misfatto sotto penna della Nostra grave indignatione, et in irremisibil esemplar castigo : quindi saprete voi in conformità risponderli, et sopra ciò dare in un, et altro gl’opportuni ordini. Reg. con ciò Vienna li 2 Aprile 1683». Che avvenne del Neyhaus dopo il di lui ritorno in patria? Nulla ci rivelano in proposito i documenti da noi compulsati, se si eccettui la data della sua morte, avvenuta a cinquantasei anni a Cormòns, il giorno nove febbraio 1693. * Gorizia contava già nella prima metà del Settecento alcune botteghe da caffè. Queste, come quelle dell’aurora, della Pace, della Venezia trionfante poi Florian sotto le Procuratie Nuove a Venezia, erano diventate ben presto il ritrovo preferito di ogni classe di cittadini. Pietro Longhi e Carlo Goldoni, il primo nei suoi dipinti, l’altro nelle sue commedie, ci lasciarono un quadro fedele dell’aspetto e della vita da caffè nel decimottavo secolo. 83 6*