Il Palazzo dei conti Attimi# a Piedimonte - Incisione da un disegno di G. Xunis (Quel garofano in quel bicchiere, in quel bicchiere sulla finestra, buttalo giù, bambina bella, che vediamo se ha buon odore 1). Alla forosetta, affacciata alla finestra, si accendevano le gote paffutelle e il coricino le martellava violento quasi a volere scoppiare ... 0 Mariuta, biela fruta, Traiti fur suri chel balcon, Una sola perauluta Che ti spieghi la rezon ! (O Marietta, bella bambina, affacciati a quella finestra, perchè io ti dica una sola parolina, onde spiegarti la mia ragione !). 11 canto andava smorzandosi lentamente in lontananza, ridonando la pace e la tranquillità ai casolari, sparsi lungo la strada bianca e polverosa.. . * Spesso in quelle occasioni giungevano dei goriziani, taluni a piedi altri in calesse, ospiti graditissimi dei paesani, gran consolazione degli osti (ostèrs), che per quel giorno avevano preparato le pietanze più ricercate e saporite, tra cui la gelatina (ziliJina), caratteristica leccornia friulana. Codesta pietanza veniva approntata, facendo cuocere nel brodo di gallina, orecchi di maiale, stinchi e piedi di manzo e di vitello, costole di maiale, nel quale si versava molto pepe. Per renderla ottima bisognava aggiungere (reònzi) per ben nove volte del brodo, tagliare la carne dopo cotta a pezzettini e lasciarla raffreddare in tondini, nei quali si erano disposte previamente tre foglie di lauro (orar) all’ ingiro. Giove Pluvio veniva però talvolta a guastare la festa sul più bello, cioè quando verso sera doveva giungere la gente per pagare il forte tributo a Bacco e a Tersicore. 1 musicanti pretendevano, senza remissione, non solo il pagamento a pieno della loro mercede, ma ancora da bere a sazietà. Gl’ impresari si trovavano in grande imbarazzo e gli osti ancora di più. Talvolta giungeva per quest’ultimi la salvezza quando meno se la aspettavano. Alcuni noti mangioni goriziani, indovinando la critica situazione, si facevano condurre colà in car- Majblsisa, boccaletta del maiolicaro goriziano Marco Foglietti Da un acquerello di Giovanni Cossàr, jun. 8