Il forastiero, che visita per la prima volta Gorizia, dal popolo è la friulana, e tale lo era anche nei passa statazione, fatta da Gasparo Merian nel 1650, il qualt grafia delle Provincie austriache » così ne scrive : « ] tedesco é pure gli ordini statali vengono pubblicati ne fuori dei nobili e dei patrizi pochi ne siano che la < lingua l’italiano e il friulano » Non è però questa la prima riprova, in ordine < dente ricorderemo che, verso la fine del decimosesto Ferdinando osservava, in una lettera diretta al segreta] introdotta una loquela, che non è nè latina, nè italian che la friulana, e, l’imperatore Leopoldo I in una letter seppe di Rabatta, maggiordomo dell’ arciduca Carlo, viaggio sino a Gorizia, soggiungeva in italiano : « Di Tra i più vecchi monumenti letterari friulani a Gol ricordate le poesie di Don Giovanni Maria Marussig, taggio » della peste del 1682 ci narra quanto accadc a Gorizia dal diciotto maggio 1682 al dieci giugno Dopo di lui vari altri, specialmente del ceto noi non vuole ne può essere compito nostro, bastandoci c a Gorizia la lingua d’uso era friulana, erano parimenti le fogge. * Facciamo precedere alle nostre ricerche sulle fo documenti, onde comprovare e chiarire quanto andremo nendo. L’elenco dei documenti è il seguente : « I. Nota e stima dei gioielli e degli abiti portati da Dorotea de Miller a Baldassare de Pipan nel 16 Distinta degli oggetti portati in dote da Marianna de I a Ignazio de Posarelli nel 1766. III. Specifica degli trasmessi alla moglie dello storiografo Carlo de Morell la di lui morte, avvenuta nel 1792. IV. Annotazioni dai registri del negoziante di manifatture M. G.(odin Elenco degli oggetti ricevuti in dote da Giuseppina Da: nel 1812. VI. Nota del 1837 per il conte Giovanni muceno Attems « ossia Attimis », com’ egli stesso scr suo pugno. Il 27 febbraio 1689 si univano in matrimonio a ( Dorotea, del fu Giambattista de Miller, con Baldass Pipan da San Daniele del Carso. Lo zio della sposa, 1 gnore Gioyanni Francesco de Miller,-preposito di Alba nell’ Ungheria e parroco di Lucinico, le donava in quel sione 1500 fiorini allemani da zvansiche cinque l’uno, i gli oggetti più sotto specificati. « Doc. I Li 14 Feb. 1689 in Goritia. Notta inveì stima delle Belisie Donesche datte del proprio da mi corno Spiera à Dorothea Millara mia Nezza in augme dotte oltre li Mille cinquecento fiorini allemani in conta stituiti di dotte alla medema da Monsignor Revedissimi Francesco Miller Preposito d’Alba Reale et Parocho cinico di lei zio, come segue : 63