2o6 L’armistizio tedesco in funzione di quello austriaco [2noy, tenziari austriaci per accettare l’armistizio. Foch propone 24 ore; Clemenceau 48, per lasciare il tempo di comunicare con Vienna. Si approva questo ultimo termine, ed Orlando dispone sia subito telegrafato a Diaz in questo senso.) Si stabilisce che domani i presidenti si riuniscano in casa di House, per sentire quello che egli ha da comunicare in merito ai XIV Punti. Nel pomeriggio, alle ore 15, riunione a Versailles. Presente, oltre i soliti (per l’Italia Orlando e Sonnino), anche il ministro del Portogallo. Clemenceau dà la parola a Pichon. Pichon. Secondo un telegramma del generale Franchet d’Espérey il generale Piacentini ha informato il comandante deH’armata d'Oriente che, in conformità ad istruzioni del Governo italiano, egli è pronto ad accettare, in principio, e sotto talune condizioni, una occupazione mista di Scutari; ma che l’occupazione del Montenegro deve essere riservata esclusivamente allTtalia. Penso si tratti di un equivoco, ma desidererei qualche chiarimento. Sonnino. Si tratta di un equivoco. Ciò che l’Italia desidera è prender parte alle occupazioni accennate. Si parla delle condizioni navali per l’armistizio con la Germania. Lloyd George. Le condizioni dipenderanno molto da quanto avverrà con l’Austria. Se l’Austria accetta le nostre condizioni, o i successi italiani continuano, potremmo porre condizioni ancor più gravi. Altrimenti, se l’Austria non si arrende, ma continua la lotta, dovremo esaminare seriamente la situazione. Non possiamo decidere che cosa chiedere alla Germania, prima di saper ciò. Dobbiamo decidere se vogliamo concludere la pace subito, o continuare la guerra per un altro anno. Se l’Austria cede, noi sapremo quello che dobbiamo fare. Forse lo sapremo posdomani. House. I Tedeschi lo sapranno prima di noi. Che vantaggio c’è ad aspettare? Lloyd George. La forma della nostra domanda può