IO Prefazione “Convenzione aggiuntiva" ; ina avendone io riparlato in quella occasione ad un generale francese, esprimendo la mia meraviglia per talune disposizioni di quel documento, tra cui qwlla dell’articolo XVIII, questi rispose che forse il Comando del-VArmata d’Oriente, al momento di quella firma, non aveva ancora avuto notizia (sic) dell'Armistizio di Villa Giusti, firmato dieci giorni innanzi. Ancóra. Ricordo che alla Conferenza di Parigi, quando, ad attuare una proposta del Maresciallo Foch, si adunò una Commissione per decidere intorno ad una medaglia da assegnarsi ai combattenti alleati nella guerra contro gli Imperi centrali, e si venne a parlare dei colori del nastro, taluno propose di sovrapporre i colori dell'Intesa a quelli della vinta Germania ; come se la guerra e la vittoria contro l’Austria-Ungheria, contro « uno dei più potenti eserciti del mondo » che l'Italia aveva spezzato, non fossero esistite. Ma, successivamente, in Italia, e all’estero specie per opera di ex-nemici (i), si è prodotta una importantissima documentazione che ha ristabilito la verità, ad onore del nostro sforzo bellico e del soldato italiano; a constatazione della decisiva importanza della nostra vittoria; si che non possono ormai più esistere scrittori cosi sfrontati da indicare, come avvenne per molti anni in Germania, con un esclamativo di derisione interposto, «siegreich (!) Italien » la vincitrice Italia. Per quanto riguarda la documentazione politica della nostra guerra, e di fronte alle monumentali pubblicazioni e collezioni di memorie straniere, il contributo italiano è tuttora scarso, tendenzioso, fallace, sebbene notevoli studi e menwrie siano apparsi in Italia su questo soggetto. A parte il Libro Verde del maggio 1915, prova della lucidità e della rettitudine indiscussa di Sidney Sonnino, annovero tra i più importanti, per ricchezza di materiale e per esposizione sistematica, i due volumi La Neutralità e L'Intervento di Antonio Salandra. Ma, uscito questi dui Governo nel 1916, e benché egli ritornasse nel 1919 membro della Dele- (1) Basti ricordare Ludendorff e l’arciduca Giuseppe d’Absburgo; e di quest’ultimo, a proposito della tenacia dei nostri attacchi e della immensità delle nostre perdite, le frasi seguenti: « È qualcosa che non avevo mai visto»; «Una cosa simile mai è stata osservata su altre fronti ».