Alla esposizione particolareggiata dei colloqui interalleati l di Rapallo e Peschiera, successivi alla XII battaglia del-l’Isonzo, quando gli eventi ai fronti russo ed anglo-francese permisero una maggior concentrazione delle forze austro-ungariche e l’accorrere di divisioni tedesche contro di noi, faccio precedere taluni frammenti saltuari di un mio diario schematico dall’agosto al novembre igiy. A Rapallo prendemmo appunti i tre segretari presenti: Hankey, Helbronner ed io. Non conobbi quelli del comandante Helbronner che furono probabilmente sotto gli occhi dell’autore xxx del noto articolo La Mission du Maréchal Foch en Italie (“Revue des deux Mondes”, 75 luglio 1920). Quelli di Sir Maurice Hankey corrispondono tnolto esattamente ai miei, che furono riveduti sul luogo da Orlando e Sonni no. Di quelli di Sir Maurice si giovò Lloyd George per il IV Tomo di War Memoirs riproducendoli però solo in minima parte, ed omettendo particolari che presentano speciale interesse dal punto di vista italiano. I miei sono riprodotti qui. Apparirà anche, da quanto segue, quale sia la genesi di quel- lo che Lloyd George chiama il « procès-verbal » del Convegno di Peschiera con VAugusto intervento di S. M. il Re. * Zona di guerra, domenica, 12 agosto 191J. Di ritomo da Londra, Sonnino ed io giungiamo a Villa Italia, in zona di guerra. È con noi Saivago Raggi, ambasciatore a Parigi. Nella località, che è stata nominata Villa Italia, sorge un modesto fabbricato centrale occupato da Sua Maestà, con un piccolo prato-giardino ed uno scarso bosco. Le persone