76 La Nota all’Articolo V discussione, e la firma sarebbe ancora ritardata, visto che egli ha già altre quattro modificazioni di articoli, accettabilissime (Imperiali suppone proposte dalla Russia), perché non meno fondate e plausibili delle nostre. Ad evitare appunto discussioni e ritardi Grey ^ta battagliando da tre giorni. Imperiali continua a riferire che « come Dio ha voluto, a forza di insistenze personali » è riuscito a persuadere Grey a non fare difficoltà per le nostre modificazioni agli art. Ili, Vili, IX, XIII, e, in conclusione, Grey ha pregato Imperiali di intendersi con Cambon per la redazione di tali articoli. Grev invece non può accettare la modifica proposta per l’articolo VII (confine con Serbia e Grecia). La redazione dei rimanenti articoli è stata concordata fra Imperiali e Cambon, in conformità alle istruzioni di Sonnino. Ma Cambon, in fine del colloquio, ha detto ad Imperiali che Sazonoff fa una grossa questione sull’accettazione di due aggiunte. Una si riferisce alla neutralizzazione della costa monte-negrina. L’altra si riferisce alla Nota esplicativa dell’art. V. Tale Nota esplicativa si riferiva a taluni territori nell’alto Adriatico (nell’interesse pure dell’Ungheria e della Croazia) (i) e nell’Adriatico inferiore (nell’interesse anche della Serbia e del Montenegro). Secondo la nostra proposta, per tali territori adriatici restavano « impregiudicate le decisioni dell’Europa, a guerra finita ». Adesso invece, secondo il telegramma di Imperiali, tale Nota esplicativa, riguardante i territori ivi elencati per una decisione avvenire, dovrebbe essere redatta come appresso : « Les territoires de l’Adriatique énoncés ci-dessous seront attribués par les Quatre Puissances à la Croatie, à la Serbie et au Monténégro ». Sonnino telegrafa ad Imperiali che egli è disposto ad accettare, per parte sua, la modifica della Nota esplicativa (i) Come si è visto a pagina 63, l’elenco dei territori dell’alto Adriatico, per i quali le decisioni restavano impregiudicate, comprendeva Fiume.