i8o S. M. il Re e il nuovo Comando supremo [8nov inglesi e francesi erano tali da obbligarli a sollecitare un cambiamento completo. Essi avevano titolo a fare queste osservazioni non solamente nell'interesse dell'esercito italiano, ma anche perché divisioni inglesi e francesi venivano in Italia e sarebbero state poste sotto la suprema direzione del Comando italiano. S. M. il Re d’ Italia replicò che, pur non aderendo in ogni rispetto alle critiche che erano state rivolte al generale Cadorna, tuttavia Egli pensava che occorreva tener conto delle osservazioni fatte a tal riguardo ; ed il Suo Governo aveva già deciso di sostituire il generale Cadorna col generale Diaz che, per quanto ufficiale relativamente poco anziano, fu allo stato maggiore prima e dopo la guerra, e veniva generalmente riconosciuto come il cervello dell'esercito italiano e studioso profondo di scienza militare. Egli stesso, il Re, aveva grande fiducia in lui e certamente avrebbe, di propria scelta, designato lui tra gli ufficiali dell’esercito italiano. Per rafforzare ancor maggiormente il Comando supremo il Governo aveva deciso di porgli accanto il generale Giardino, uomo di singolare energia esecutiva, che avrebbe utilmente integrato l’opera del generale Diaz. Lloyd George. Con riferimento alla situazione, osservò che, secondo il parere dei militari francesi ed inglesi, non era stato fatto il miglior uso delle quattro divisioni francesi già in Italia, inviandole ad occidente del Lago di Garda lungo la Val Giudicaria mentre, secondo aveva detto anche Sua Maestà, il maggior pericolo era nell’Alto Adige e nell’altipiano di Asiago. I Governi francese ed inglese ritenevano concordemente che, in vista dell'urgenza della situazione, occorresse lasciare piena discrezione ai generali Wilson e Foch di dirigere le sei divisioni franco-inglesi, già in Italia, verso quei settori del fronte italiano dove essi ritenessero potessero essere più utili. Fu stabilito che: I generali Wilson e Foch procedano immediatamente con il signor Bissolati al quartiere generale italiano a Padova per conferire col generale Diaz sulla situazione militare e quindi muovere le sei divisioni alleate verso i punti più pericolosi del fronte italiano senza attendere ulteriori istruzioni dai loro Governi. Essi avrebbero dovuto pertanto conferire con i generali inglesi e francesi comandanti queste divisioni.