Clausole militari 351 ropa sarà nuovamente turbata nel suo prossimo avvenire. Una decisione di ridurre gli eserciti austriaco ed ungherese a 15.eoo uomini ciascuno non condurrebbe al risultato voluto se, al tempo stesso, non si ponesse limite agli armamenti della Cecoslovacchia, della Jugoslavia, della Romania, della Bulgaria e della Grecia. Senza restrizioni, ognuno di questi ultimi Stati impiegherebbe tutti i suoi uomini negli eserciti, ed in poco tempo si avrebbero eserciti varianti da uno a due milioni di uomini. Concordo pienamente con il signor Clemenceau che Vienna, per il passato, è stato un centro di intrighi, ma, a parer mio, ciò che ha creato un clima guerresco in Europa è stata la costante successione di guerre nelle provincie balcaniche. 1 militari hanno veduto le guerre succedersi in quelle regioni, e ciò ha eccitato il loro spirito bellicoso. Pertanto se la Jugoslavia potesse costituire un esercito di un milione, la Cecoslovacchia un esercito di un milione e mezzo, la Romania un esercito di due milioni, la Grecia un esercito di 600.000 uomini, il risultato sarebbe disastroso. In Germania esiste tuttora una. popolazione molto pugnace. Cosi in Russia; e, se grandi eserciti fossero permessi negli Stati balcanici, le Potenze alleate ed associate sarebbero costrette ad essere mescolate in guai che inevitabilmente sorgerebbero. Non ho bisogno di ricordare ai miei colleghi che, secondo le leggi umane, sovente gli oppressi di oggi divengono gli oppressori di domani. Lo Stato con un grosso esercito minaccerebbe lo Stato che ne ha uno piccolo; specialmente se nel passato il primo fu minacciato ed oppresso dal secondo. In relazione a questo, l’Italia non desidera essere costretta in avvenire, per proteggersi, a mantenere un grande esercito, comprendente milioni di uomini, arruolati sia col sistema volontario sia con quello obbligatorio; ma se i suoi vicini dell’altra sponda adriatica fossero autorizzati a mantenere grossi eserciti, l’Italia non avrebbe più libertà di scelta. Invito pertanto i miei colleghi ad accettare la proposta del signor Orlando, e cioè che i militari di Versailles siano incaricati di esaminare quali forze potranno essere permesse all’Austria, aH’Ungheria, alla Romania, alla Cecoslovacchia, alla Jugoslavia (compresa Serbia e Monte-negro), alla Polonia, alla Bulgaria ed alla Grecia, sulla base