Proposta con dilati ra 71 neutralizzazione, da Grey già ammessa per tutta la costa da assegnarsi alla Serbia, anche alle isole che le verrebbero rilasciate. Venerdì, 2 aprile. Asquith, che sostituisce Grey assentatosi per ragioni di salute, ha convocato ieri Imperiali per comunicargli « la finale conclusione » delle Tre Potenze circa i nostri acquisti territoriali in Dalmazia. Tale conclusione è riassunta nei termini seguenti: 1. - All’Italia: la costa adriatica e le adiacenze, dalla frontiera settentrionale della Dalmazia al capo Planka; 2. - All’Italia, egualmente, le isole di Lissa, Busi, Cazza, L agosta, Pelagosa; 3. - Alla Serbia il resto del litorale dalmata, compreso Sabbioncello, da capo Planka alla frontiera montenegrina, con le isole adiacenti, salvo quelle enumerate al punto secondo; 4. - La costa da Zara alla foce della Narenta e le Bocche di Cattaro saranno neutralizzate. Asquith trova che la soluzione proposta è perfettamente equa (fair) e che quindi sarebbe un vero delitto (criminal) se il tanto desiderato accordo dovesse fallire per una questione da lui considerata cosi secondaria in proporzione ai tanti vantaggi che noi trarremmo dalla sua conclusione. Imperiali soggiunge che, avendo conferito con l’ambasciatore di Russia, questi gli ha detto che se Sazonoff cedesse ulteriormente si « esporrebbe alla indignazione concorde della Russia intiera ». Rodd viene oggi a comunicare a Sonnino la proposta di Asquith. E gli lascia in proposito un breve pro-memoria. Sonnino gli dice non poter dare risposta definitiva, dovendo comunicare prima con Salandra che trovasi temporaneamente a Napoli. Ma essere sua impressione personale che noi non potremmo fare altre concessioni; e che valeva addirittura meglio sospendere qualunque negoziato se le Tre Potenze insistevano negli emendamenti or ora proposti, che falcidiavano ancora il minimo delle richieste da noi presentate.