396 Clausole militari [23 MAG. Orlando. I rappresentanti militari qui presenti potrebbero fare una esposizione ragionata delle loro proposte. I.LOYD George. Mi sembra che le ragioni delle proposte fatte dai rappresentanti militari siano contenute nel rapporto che le accompagna e che è stato distribuito. Ritengo tale rapporto una sintesi molto buona degli argomenti che si riferiscono alla questione di cui si tratta. Wilson. Pregherei il generale Bliss di prendere la parola. Bliss. La prima bozza delle clausole militari da inserirsi nel Trattato di Pace con l’Austria fu preparata dai rappresentanti militari durante una mia imprescindibile assenza. Al mio ritorno a Versailles, trovai che la bozza era già stata esaminata dal Consiglio supremo, il quale aveva deciso di restituirla ai rappresentanti militari per una modifica secondo talune direttive da esso fissate. In séguito ad un accurato esame dei lavori dei miei colleghi, dichiaro che accetto senz’altro e senza alcuna modificazione le loro conclusioni. Le cifre stabilite in primo tempo dai rappresentanti militari erano basate su considerazioni d’ordine militare. Mi rendo tuttavia conto che la questione deve essere risolta principalmente dal punto di vista politico. Nello studiare la soluzione, i rappresentanti militari tennero conto di tutte le questioni connesse: popolazione e territorio; carattere del territorio; frontiere e relazioni tra frontiere terrestri e marittime; carattere delle industrie locali, e cioè se principalmente agricole od industriali; carattere generale delle popolazioni; esistenza di grandi città, e cosi via (1). Ciascun rappresentante militare, lavorando per proprio conto, formulò le sue conclusioni. Queste naturalmente furono, sino ad un certo punto, diverse nei particolari, ma i risultati raggiunti furono praticamente gli stessi. (1) Le cifre degli effettivi massimi contemplati in tale rapporto dei militari erano: per l’Austria 40.000; per l’Ungheria 45.000; per la Bulgaria 20.000; per la Cecoslovacchia 50.000; per la Jugoslavia 40.000; per la Romania 60.000; per la Polonia 80.000; per la Grecia 20.000. Gli stessi militari, però, nel medesimo rapporto, avevano indicato le cifre seguenti come quelle che tenevano conto delle basi date dal Consiglio supremo: 15.000 uomini per l’Austria; 18.000 per l’Ungheria; 10.000 per la Bulgaria; 22.000 per la Cecoslovacchia; 20.000 perla Jugoslavia; 28.000 perla Romania; 44.000 perla Polonia; 12.000 per la Grecia.