124 La presa del monte Santo [agos rovina dopo aver proclamato la nostra disfatta. La lezione sarà udita, oltre che a Parigi e nella Roma regia, anche altrove ». Sabato, 25 agosto. Comunicato Cadorna: « Da ieri il tricolore sventola sulla vetta di Monte Santo ». Lunedi, 27 agosto. Moti a Torino. La notizia essendo trapelata sui giornali esteri, specie francesi, come viene segnalato da Saivago, è stato mandato il seguente telegramma aU’Ambasciata a Parigi, su dati fomiti dalla Presidenza del Consiglio: « A causa della deficienza del grano verificatasi da qualche giorno a Torino la mattina del 22 corrente cominciò a diffondersi vivo fermento tra le masse operaie, con tumultuose dimostrazioni nelle vie e con la sospensione del lavoro. Il giorno 23 la situazione peggiorò e furono commessi eccessi e devastazioni, avendo le agitazioni assunto carattere teppistico. L’agitazione prosegui nel giorno 24. Nel giorno 25 essa era molto diminuita, perché l’Autorità militare, a cui era stato affidato il mantenimento dell’ordine pubblico, aveva rapidamente sospinto i ribelli alla periferia della città ove si ebbero alcuni conflitti. Ora è ritornata la calma ed oggi gli operai riprendono il lavoro. I morti sono 27 ». Mercoledì, 29 agosto. In taluni circoli politici vive voci di disapprovazione per la nostra avanzata. Il presidente Boselli ritiene necessario convocare la Camera. Giovedì, 30 agosto. Viene pubblicata, a firma di Lansing, la risposta del Governo americano alla Nota papale. Io: « Distingue popoli da Governi ». Sonnino: « Non parla che della Germania ». Deputati socialisti ufficiali, uscendo da Boselli, hanno detto: « Non vi saranno più offensive quest’anno ».