320 Debiti e riparazioni [ IOMAG dalla scomparsa dell’impero austro-ungarico. Si troverebbe che qualcuno ha debito di guerra ed altri no, e la situazione diverrebbe molto confusa. Miglior consiglio è dunque rinviare la cosa ai periti, che dovrebbero essere richiesti di assumere, come base del loro lavoro, il concetto che tutti gli Stati, eccettuata la Polonia, debbono pagare. Su questa base i periti dovrebbero valutare la capacità di pagamento dell’intero gruppo; quindi dovrebbero esaminare la distribuzione delle responsabilità, e dei mezzi di pagamento dei singoli. I Tedeschi potrebbero dolersi, ove non risultasse loro se e quanto i loro antichi alleati debbano pagare. Questa è una ragione addizionale per trattare razionalmente il problema. Lloyd George. Sì, questa è una ragione addizionale. Ma ve n’è anche un’altra. Tutte le Potenze alleate sono incorse in gravi debiti per l’emancipazione di questi popoli, i quali sono stati liberati non solamente per i loro propri sforzi ma anche per quelli degli alleati. La loro parte nella guerra fu di combattere contro di noi. Senza prendere una decisione finale, riterrei che la indagine dovrebbe estendersi anche alla Polonia. Wilson. Ma la Polonia si può, sotto taluni punti di vista, equiparare, per quello che ha sofferto, al Belgio. Lloyd George. 11 Belgio sarà il più ricco paese d’Europa. Wilson. Allora ritiro il paragone. Orlando. Suggerirei che Hankey redigesse il testo di una decisione circa quanto abbiamo detto. Hankey. Lo farò. Informo che la Commissione finanziaria, la quale tratta le questioni austriache, ha domandato se ha facoltà di sentire la Delegazione cecoslovacca. (iOrlando e gli altri assentono.) Clemenceau. Posso confermare che i delegati austriaci arriveranno mercoledì. Lloyd George. E gli ungheresi? Clemenceau. Nessuno ne sa niente. (Mentre aveva luogo, presso Wilson, la riunione dei Quattro, si teneva, al Quai d’Orsay, la riunione dei ministri degli Affari esteri, con periti e segretari. Secondo mi è stato riferito, la Commissione per la frontiera