68 , Sazonoff il passo seguente: «Vi è una importante questione circa la quale, a parere delle Tre Potenze, le proposte italiane provocano alquanta difficoltà. La domanda italiana per la Dalmazia, accoppiata alla proposta di neutralizzazione della rimanente costa orientale adriatica, nonché la richiesta delle isole del Quarnaro, lasciano alla Serbia molto limitati vantaggi e condizioni per il suo sbocco al mare, rinchiudendo le provincie jugoslave ». Grey ha anche comunicato ad Imperiali il testo di un telegramma da lui diretto agli ambasciatori britannici a Parigi e a Pietrogrado. In tale telegramma Grey riferisce di aver discusso col Primo ministro e con alcuni colleghi, aggiungendo che furono unanimi nel riconoscere che le proposte italiane non lasciano adeguato sbocco al mare per gli Jugoslavi e la Serbia (i). Martedì, 23 marzo. I Russi hanno importanti successi contro gli Austro-Un-garici in Galizia. Ieri hanno occupato Przemysl. Mereoledì, 24 marzo. Carlotti ha avuto un lungo colloquio con Sazonoff in merito alle condizioni poste dall’Italia. Sazonoff non ha nascosto la sua personale contrarietà per attribuire all’Italia la Dalmazia sino alla Narenta e le isole istriane; come per la neutralizzazione delle Bocche di Cattare e della costa montenegrina. A suo dire il dominio dell’Adriatico, dopo gli acquisti di Trieste, Pola e Valona, sarà assicurato all'Italia. I gli si è anche riferito ai riguardi che si debbono avere per la Serbia « che in una lotta eroica ha battuto due volte l’Austria, sopportando sacrifici che l’hanno quasi esaurita. Essa ha reso alla Triplice Intesa segnalati servigi, e questa (1) Più volte Sonnino, a Londra nel 1915 e a Parigi nel 1919, fece notare che gli Jugoslavi avrebbero potuto utilizzare la lunga distesa di costa ed i porti importanti loro assegnati nel Trattato di Londra come adeguato sbocco al mare. Cfr. fra altro il discorso di Orlando nella seduta del 19 aprile 1919 (pp. 224).