179 MDXX, SETTEMBRE. 180 tarini savio a Terra ferma, andò in renga contradicendo il scriver, e messe di indusiar fino si habia risposta di le letere secretissime li fo scrito. Li rispose sier Francesco Bragadin savio dii Consejo. Andò la letera: 15 di l’indusia, et fu preso di scriver, con grandissima credenza. Fu posto, per li Savii lulli, che per Colegio sia fato eletion de un probo e valente contestabeie, qual con 100 provisionati sia mandato a la custodia di Corphù. Et fu preso. Fu posto, per li ditti: alento per lelere di sier Sebaslian Justinian el cavalier provedador zeneral in Candia, di 17 Avosto, questo Consejo ha inteso che insieme con sier Marco Landò capitanio de lì, liaveno cassi 9 Ira contestabili e caporali come spe-xe inutile, per il che era sta alievà quella camera di spesa a l’anno di ducati 540, per lanto sia preso che li diti ducati 540 siano deputati a la fabrica di la cita di Padoa, nè si (tossi spender in altro sotto pena a li reclori di pagar dii suo, et tanto mancho debano tuor de li ducati 3000, che per l’altra deliberatimi fo deputadi li dilli ducati 3000 a la dilla fabricha; et cussi sia scrilo al predilo rezimento. Fu presa: 164, 6. Fu posto, per li Savii, che per regolar la naviga-lion de le barche che fanno transito di solo e di sopra Padoa, la qual alias fo designata per il qu. capitano Liviano, et perchè imporla per non debelir le fabriche fate, per tanto sia preso : che ’l primo Pregadi si fazi per scurlinio 3 zenlilhomeni nostri, da esser electi di ogni loco e officio, quali vadino a Padoa e siano con lo illustrissimo Governador zeneral nostro e quelli rectori a consultar ben la dilla nave-gation, e poi tornati etiam loro possino meter parte a queslo Consejo in questa materia, ut in parte. Et sier Hironimo da cha’ da Pexaro el consier, voi la parie leda, con queslo li dilli tre possino esser eleli etiam di oflitio continuo. Andò le parte, 36 di Savi, 137 questa, e fu presa. Fu posto, per li Savii, che dovendosi far elelion per questo Consejo di uno che leza in umanità in loco di domino Kaphael Regio, a dii Dio perdoni, però sia preso che tulli quelli vorano esser balotali a tal lelura si vadino a dar in nota, essendo dodi in latin el in gredio, ut in parte. Tutto si meteva a requisition di pre’ Balista Egnalio conira Marin Bizi-ghemi leze reloricha a Padoa. Et sier Piero Boldù, è di Pregadi, andò in renga, contradicendo a questo, dicendo è uno leze in greco el non bisogna queste * clausole, ma tuffi chi voi metersi a la prova si possi meler ; con altre parole, dicendo si voi inganar il Consejo, e si poi ben esser dodi in umanità e non saver grecho. Hor li Consieri messeno voler la parte senza questa clausola, et visto queslo, parte di Savii si volea tuor zoso ; et cussi la dilla parte fo rimessa a uno altro Consejo. Fo scrito ozi, per Colegio, a sier Francesco Donado el cavalier locotcnenle in la Patria, essendo comparso Eugenio Emiliano oralor di quella Patria con sue letere di 2 et una suplichation, atento la grandissima tempesta stata de lì, novamenle supli-cando si lievi le faxe di 89 ville teinpestade, nominale in le letere, per tanto ne avisi il parer suo di questo. A dì 14. Fo Santa f. Fo letere di Roma, di V Orator nostro, di 10. Come era stato dal Papa a suplicar Soa Santità volesse dar licentia si potesse proceder contra quelli fono presi in chiesia a San Nicolò, per il caso seguile a Oriago conira li do pe-legrini francesi, et che monsignor di Pin orator dii re Christianissimo etiam ha parlato al Papa di questo, e cussi il Papa ha concesso e fato brievi, qual li manda. Item, il Papa ha dispensà per concistorio li benefìci dìi reverendissimo Cardinal Estense defunto, zoè a questi che sarano notadi in una poliza qui avanti. Scrive, il Papa è stalo a Santa Maria dii Po-pulo con li cardinali et oratori, erano zercha 2000 cavali, dove Soa Santità siete in chiesia un poco tanto che si disse alcune oralione, et poi ritornò a palazo. Havia trista ciera, pur dice sta ben. E lui Orator nostro visitò Soa Santità. Item, manda il breve di quelli ladri è stà presi, quali si voleano scusar esser preti, et voi si observi in questi la (bolla) Paulina. Et per letere di sier Hironimo Lippomano, di Roma, di 10 particular. Scrive, come de lì se intese per letere di 3 la morte di lo Episcopo di Rechanati in Bergamasca. Andò dal Papa, ave alcuni benefìci l’havea per ducati 200, qual li tolse in nome di suo fìol Episcopo di Bergamo, neson riserve, ma il Papa dize voi siano soi. Scrive, zonta di lì la morie dii Cardinal di Ferara, li cardinali eorseno a palazo per aver li benefìci; ma nulla feno. 11 Papa ha dati a li soi cardinali, et Mercore in concistorio li darano. Si dice il Papa questo Octubrio revocha le riserve expelalive a . .. . etc. impefrate et promesse, et voi lui dar de ccetero li benefìcii vacherano. Soa Santità va ozi al Populo con mollitudine magna el sla bene. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Vi fu il Prin- * cipe, et passò tulle le voxp, excepto Quaranta criminal. Fo publichà una parie presa a di 12 nel Consejo