Austria-Vngherìa e Balcani 29 anzi, accennandosene, hanno meco ostentato indifferenza.. Forgàch ha mostrato invece grande interesse in tutti gli accenni alle questioni balcaniche, specie relative alla Serbia ed al Montenegro. Non pare improbabile che, in ulteriori eventuali rimaneggiamenti della penisola balcanica, egli cercherebbe trarre ogni possibile profitto, ponendo in giuoco anche la posizione privilegiata che potrebbe derivare aO’Au-stria-Ungheria dalla sua situazione ed attività in Albania e specie nell'Albania del Nord, che rappresenta fra l'altro una posizione strategica di primo ordine nei riguardi della Serbia. Qualche atteggiamento a tale proposito potrà forse apparire, se pure in iscorcio, durante i dibattiti delle prossime Delegazioni a Budapest, e nei negoziati per le ferrovie orientali con Belgrado, che sembrano volgere ormai ad un periodo acuto, e subirà naturalmente gli influssi del Sovrano austro-ungarico e dei dirigenti del B illplatz, siano essi gli attuali o gli eventuali loro successori. Ma per quanto concerne Forgàch, che del Ballplatz è certamente parte eminente, parmi che l’accenno rilevato da V. E. possa interpretarsi in connessione alle osservazioni sovra esposte. Aldrovandi ”. Della situazione austro-ungarica io avevo avuto occasione di riferire anche verbalmente al presidente del Consiglio Salandra che, letto il mio rapporto su riportato, aveva mostrato desiderio di vedermi, quando io ero stato di passaggio, poco dopo, a Roma. Più intensamente, nelle ultime settimane, si era parlato a Vienna e a Berlino di possibilità di complicazioni nei Balcani; e deduzioni dirette ed indirette possono farsi su comunicazioni confidenziali degli ambasciatori di Germania e d’Austria-l ngheria a Roma, Flotow e Merey (i), se si considera quello che dissero e perché lo dissero; e quello che « Convenzione fra la Società ferroviaria ottomana Smirne-Aidin di S. M. I. il Sultano e la Società commerciale industriale e finanziaria concernente le ferrovie delia Turchia d'Asia », firmata per parte italiana da B. Nogara. L’Austria-Ungheria proseguiva per suo conto trattative analoghe ed anzi un tempo parve avere aspirazioni su « zona di lavoro • intersecante la nostra. (i) Come si leggono in telegrammi inediti di San Giuliano e nei documenti diplomatici pubblicati, nel dopo guerra, in Austria e in Germania.