278 Lloyd George mediatore [24 APR. zioni. Noi cominciavamo a discuterne quando ci portarono i giornali contenenti il Messaggio del presidente Wilson. Dicemmo che ciò mutava ogni cosa, e non mandammo più la nostra risposta alle proposte portate dal signor Kerr; ma inviammo un’altra comunicazione agli alleati. Stamane venne all’ ‘‘Edouard VII” il signor Lloyd George a parlare della possibilità di giungere oggi stesso ad un accordo. Ringraziammo il signor Lloyd George per il suo intervento. Supponevo che venendo qui avremmo trovato una proposta dei Tre. Allora avremmo potuto portare al nostro Parlamento qualcosa di più chiaro. È inutile andare a dire che due alleati sono pronti a fare una cosa ed il terzo no. Lloyd George. Io mi trovo nella mia solita spiacevole situazione di voler cercare una soluzione fra due parti difficilmente conciliabili. E tuttavia spero ancóra di poter fare qualche suggerimento. Parmi però avere inteso che, qualunque cosa venga proposta, i miei due colleghi italiani non hanno ora possibilità di accettarla. Sonnino. Siamo in una posizione molto difficile, ma desidererei conoscere esattamente la distanza che ci separa. Lloyd George. Comprendo la difficoltà in cui si trova il presidente Wilson nel dire che egli ha accettato, quando non può conciliare tale accettazione con i suoi principii. I rappresentanti italiani possono ritornare in Italia con una proposta concordata fra i loro tre colleghi, ma essi possono trovarsi allora in una atmosfera completamente diversa, in cui si capisce un solo punto di vista. Io perciò comprendo pienamente la difficoltà del presidente Wilson nel dire a priori ai rappresentanti italiani ciò a cui egli potrebbe acconsentire. Io stesso ho una grande esperienza nelle contese fra industriali e operai. Io ho sempre detto: «Volete voi, operai, prendervi la responsabilità di accettare questa proposta se l’altra parte fa lo stesso? ». Ora io dico lo stesso ai rappresentanti italiani: « Prendete voi la responsabilità di raccomandare ciò che fosse stabilito provvisoriamente qui? » Sonnino. Sì, se fosse accettabile. Orlando. Non crederei avere facoltà di accettare qualsivoglia proposta; il farlo sarebbe contrario alla dichiarazione da me espressa al principio dell’attuale seduta. Io devo esporre al Parlamento la mia posizione. Ho chiesto a tre