Le questioni italiane 417 che occorre fare qualche proposta. Spero se ne faccia una che ci renda possibile uscire dalla difficoltà. Sarebbe un grande sollievo poter raggiungere una soluzione anche mediocre. Sarebbe un sollievo non solo per i Governi, ma per i popoli. Se il signor Orlando ha qualche proposta, lo pregherei farla oggi stesso, se possibile. Orlando. Come ho osservato questa mattina, sarebbe una vera liberazione raggiungere una soluzione. Sento perfettamente, ed anche più profondamente del signor Cle-menceau, ciò che egli ha detto. Lo ringrazio di aver sollevato la questione. Egli domanda quali sono le proposte dell’Italia. Quando la questione fu qui discussa, tra il 19 e il 24 aprile ultimo scorso, è risultato un contrasto fra il massimo desiderato, diciamo massimo, delle richieste italiane, e le vedute comuni di tutte le altre Potenze alleate ed associate. 11 20 aprile dissi che se l’Italia era obbligata ad abbandonare quello che chiedeva in più, dovevo attenermi al Trattato di Londra. Ciò ha determinato un contrasto tra gli alleati ed il presidente Wilson, perché gli alleati dichiararono che, per quanto non fossero forse d’accordo col Trattato di Londra, tuttavia erano pronti ad applicarlo. Ma il presidente Wilson disse che non era d’accordo con il Trattato, che non lo legava. Sarebbe sorto cosi un dissenso tra gli Stati Uniti da una parte, e Francia e Gran Bretagna dall’altra; ciò che non è desiderabile per nessuno. Dal punto di vista italiano, ciò che io desidero è qualche transazione che permetta un accordo onorevole; altrimenti resta il Trattato. Cercherò ogni via di conciliazione. Per esempio, vi furono tra il 20 e il 23 aprile proposte del signor Lloyd George interrotte dal manifesto pubblicato dal presidente Wilson. Di poi, vi furono discussioni tra il colonnello House, il signor Miller e me, che non portarono a conclusioni. Mi riassumo: vorrei uscire da questa difficoltà con l’accordo di tutti. Ma, se non sia possibile, domando il Trattato di Londra. Wilson. Siamo in pericolo, credo, di cadere in un cul-de-sac : a blind alley (1). Desidero esporre molto seriamente al mio collega italiano come la situazione mi si presenta nel (1) Wilson disse le due espressioni in francese ed in inglese. 27-