Scialoja in udienza dallo Zar
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che non avrebbe certo imaginato mai tanto onore. Pare che
lo	Zar si périti a lasciarlo.
  I	Primi delegati sono ricevuti in altra sala dalla Zarina, che per « ragioni di salute » non è intervenuta al pranzo. Con Scialoja Ella parla di Canonica, che ha fatto un busto allo Zarevich. Scialoja la trova tipicamente tedesca. Mi narrano che parlando recentemente con un Italiano a-vrebbe detto: « Ma gli Italiani, popolo di artisti, di musici, di poeti, non sono stanchi di questa lunga guerra? »
Domenica, 4 febbraio.
  Scialoja è stato ricevuto in udienza privata dallo Zar. Furono toccati vari oggetti, fra cui, a proposito delle note raccomandazioni vagheggiate dall’Inghilterra, la natura e la forma dei gabinetti nei vari Paesi. Scialoja osserva che in Italia funziona un gabinetto “nazionale”. In Inghilterra si è voluto dar figura di gabinetto di cinque membri all’effettiva dittatura di Lloyd George. Lo Zar mostra pensare che l'attuale gabinetto in Russia corrisponde appunto ad un gabinetto "nazionale”. Si è toccato della intensificazione della guerra sottomarina tedesca, e dell’eventuale intervento degli Stati Uniti. Lo Zar narra a Scialoja che l’imperatore Guglielmo gli parlava un tempo dei sottomarini come di cosa studiata dai tecnici, ma di cui non aveva fiducia per un risultato pratico.
  Nel pomeriggio, riunione della Commissione politica. Po-krowski propone la costituzione di un Comitato permanente di delegati dei Governi alleati per risolvere direttamente e più rapidamente le questioni concernenti la Grecia, e ciò anche in vista delle difficoltà derivanti dagli speciali temperamenti e atteggiamenti dei vari rappresentanti diplomatici dell’Intesa ad Atene.
  Doumergue, Milner, Scialoja fanno osservare l’inopportunità di creare un organo speciale per gli affari greci.
  Doumergue, allargando la proposta di Pokrowski, propone l’istituzione di un Comitato permanente di delegati degli alleati, per la soluzione più rapida di tutte le questioni politiche e militari che interessano gli alleati, con facoltà di decidere direttamente.