ni MDXX, LUGIJO. Ingaltera se ne vene a trovar el re Christianissimo in letto, et volse disnar quel di con lui. Da poi disnar, andorono a le lize a veder zostrar, dove el re Christianissimo fece venir tre bellissimi corsieri e li donò al Serenissimo re de Ingaltera, qual li have mollo grati per non esser ben fornita la sua stalla. Fece da poi il reverendissimo Eboracense un convito, over bancheto, bellissimo, dove fono a disnar tutti li episcopi, abati et oratori de’ principi che erano a le corte di Pranza e de Ingaltera, et fono per numero trenta, dove tutti disnorono, etnei man-zar el bever sempre in oro. Da poi disnar, messorio ordene che Sabato proximo a dì ... di cantar una messa in quella valeta, soa Reverendissima Signoria, dove li do Re si hanno visto la prima volta, el far fabrichar una capela inlitulala nostra Dama de la 17' intervista, qual se faria comunibus expensis di Pranza el de Ingaltera, et la adoteriano de grande inlrata con canonici et capelani et aparamenli, quali dovesseno celebrar, in memoria eterna. Fraterni, el dito reverendissimo cardenal Eboracense ha donato a In illustrissima Madama madre dii Christianissimo re, una croseta falla di pietre preciose, ne la qual è un pezo dii legno di la croce, che si stima di gran valuta. Et come, passalo el dillo Sabato, che saria a l’ultimo dii mexe,la illustrissima Madama si dovea aviar a la volta di Paris con la Serenissima regina, per esser latrata Soa Maestà nel nono mexe, e similiter faria el re Christianissimo. E il Serenissimo re de Ingaltera dovea poi andar a li confini di Fiandra a Graveline propinquo a Cales ad allocarsi con il re Calholico et Cesarea Maestà, qual se ritrova a Bruxeles e lì intorno. 18' A dì 7. La malina, non fo letere da conto. Sier Lunardo da Molin qu. sier Zuane fe’ lezer una parte voi meter in Pregadi : alenlo è molti hanno easteli ili la Signoria et quelli galdeno, che in termene de zorni 8 debano aver monstrà quo jure possiedono; con altre clausole ut in parie. Fu proposto et lelo la opinion di Savi zerclia el fortifìchar di Candia, et terminalo far ozi Pregadi per expedirli. Noto. È in ordine la nave Coresa, patron sier Marco Antonio Dandolo, con pelegrini 100, per levarsi; l’altra, nuova, di la qual è patron sier Ilironi-nio Corner di sier Zorzi el cavalier procuralor, ha pelegrini 60, tamen tutto va a rata, et è di bole ... Non si poteno levar, ma partirono questa note. Vene il Legato dii Papa episcopo di Puola per cosse particnlar di beneficii etc. In questa malina, inlroe Avogador di Commi sier Nicolò Salamon, qual è stato fin bora a intrar. Eri, in le do Quaranlie criminal e civil vechia, per aver impala, fo menato il caso di quello amazò in lelo queliti di Sant Aponal, et ha la sentenlia fata. Qual li avochali lo scusano aver un salvo condulo fato per sier Domenego Contarini provedador olim zeneral, ma non però soltoscrito da lui, el li avocati lo difendeno stante il salvocondulo etc. Andò la parte, poi disputalo il caso: 26 che la leze sia exe-guita, 35 di no, 18 non sincere. Questa malina veramente li Avogadori mudarono parte, et messemi di darli la pruova et sia examinato sier Domenego Contarini. Ave 44 de si, 30 di no, 4 nnn sincere e fu preso. Fo scrilo ozi per Colegio a sier Andrea Foscolo podestà el capitano di Crema, havendo per sue inteso quelli di la terra si ha oferto contribuir ducati 400 per uno terzo per coprir e reparar li lorioni di la lerra, ne piace assai, laudandoli molto. Però sii soleeilo a scoder, et far lo effecto. Fo scrito a sier Alvise Contarini capitano di Pa-doa in risposta di soe, che volendo far uno alveo in mezo la fosa dove se ha a fondar la cortina dii muro, semo contenti lo lazi, havendo conseglio di homeni pratici ; etiam fazi riconzar quel loco dii bastion Gradenigo minaza mina. Fo scrito a i rectori di Verona, dagi ducali 30 a sier Piero Roldù per reparalion di arzeri di l’Adexe, aziò lazi far provision a le inondation eie. Da poi disnar, fo Pregadi. Fo leto le letere di 18' Pranza, di Oratori, di 21 e dii Surian di 20, et di Milan ; item Di Palermo, di sier Pelec/rin Venier, di 18. Come la impresa di Zerbi par sia difficile. N’è zonli de lì molti feridi; et altre parlicularità. La racolla di formenli vanno bene. Suplicha si scriva a l’Orator nostro in corte in recomandation di loro Venieri, per la lite hanno con il cardenal San Vicini in Rota eie. Di Napoli, di Hironimo Dedo secretario fo leto le lelere che l’ultimo Pregadi non fo lete. Come le fusle sie, do galie, uno brjgantin di mori e turchi, a Rezo haveano fato danno assai. Item, che Napoli è in confusion con pocha ubedienlia, et quelli regenli haveano retenuto tre trovati la note, et posti in certa chiexia, per menarli poi in preson; par siano venuti 40 armati e tolti per forza l'uora, non obslante li custodi et altri che li siopposeno. Item, manda una lelera di don Ugo di Monchada capitano a l’impresa di Zerbi, scrive a Paulo Tolosa de .... il suma-rio scriverò di solo.