1917] Gur\o - Protopopoff 97 Venerdì, 2 febbraio. Bratiano è venuto a far visita a Scialoja. Si è dimostrato dolente di non essere stato ammesso alla Conferenza. Ha detto che, secondo i termini del Patto con gli alleati al momento del suo intervento, la Romania aveva titolo ad esservi ammessa, dovendo essere trattata a piena parità con le Potenze alleate. Bratiano vorrebbe che i rapporti italo-romeni fossero più intensamente cordiali nei fatti, ritenendo egli che noi abbiamo identici interessi nei Balcani. Nella conferenza di oggi Gurko si mostrò molto volitivo ed autoritario. Ripetè il suo concetto che la guerra si vincerà, non importa in quanto tempo. Ma circa la Grecia disse che occorre prendere decisioni rapide: «Le temps se paye avec le sang ». Si parla del vettovagliamento della Grecia e dell’attenuazione del blocco se la Grecia modificherà il suo atteggiamento. L’oumergue e Milner vorrebbero si conferissero più larghi poteri a Sarrail. Dopo lunghissima discussione si conclude con il suggerimento di Scialoja che si mantenga in proposito la recente decisione di Roma. Fu stabilito si riesamini la questione domani, dopo le deliberazioni d’ordine strategico prese dalla Commissione militare. La sera ad un ricevimento in una casa privata un invitato mi si presenta dicendo il suo nome che io non afferro bene. Qualcuno mi avverte: « Quello è il ministro dell’Interno, Protopopoff; forse l’uomo più potente e più odiato oggi in Russia ». Benché lo Zar lo abbia nominato ministro, prendendolo dalla Duma, per compiacere tendenze liberali, Protopopoff giunto al potere ha assunto fama di deciso reazionario. Tuttavia molti lo hanno in sospetto. Se non propriamente il più odiato, sembra egli sia l’uomo più discusso oggi in Russia. Si sente dire che stia preparando moti di piazza col pretesto delle difficoltà degli approvvigionamenti; taluno afferma per provocare una rivoluzione, altri crede per giustificare una reazione. Ha occhi mobilissimi, come febbrili; gesti talora quasi 7-