226 Wilson ammette i « confini naturali » fonte austriaca risulta cosi che in più che la metà delle comunità dalmate, nel 1887, la lingua era italiana. Anche oggi a Zara, a l'raù, a Spalato vi è forse maggioranza italiana. Si tratta di italianità fiorente. Sarebbe possibile, dopo tutti i sacrifici della guerra, che l’Italia vedesse questa italianità destinata alla distruzione? Ciò che l’Italia domandò, in via transazionale, fu solo una piccola parte della Dalmazia, lasciando alla Serbia Cattaro, Spalato, Ragusa. Crediamo essere molto moderati se domandiamo di attenerci a quella transazione. Wilson. Secondo ciò che era stato concordato con il signor Orlando, io ho parlato delle cose italiane con lui e con i suoi colleghi separatamente ed ho detto a tutti le stesse cose. Sono ora obbligato ad insistere su quello stesso punto di vista. Io ho avuto il privilegio di parlare in nome degli associati quando si iniziarono queste trattative di pace. E furono fatte dichiarazioni specifiche circa i principii sui quali si sarebbe basata la pace con la Germania. Ma come si possono avere principii diversi per la pace con la Germania da quelli per la pace con l’Austria, con la Bulgaria e con la Turchia? Occorre agire ovunque nello stesso modo; dobbiamo cercare una stessa base. Tutta la questione si riduce a ciò: noi ora cerchiamo di impostare una base di pace, quale non fu mai fatta nei secoli. Dobbiamo stabilire una base interamente nuova nelle relazioni internazionali. Non fu mai posta questione più grande di questa. Nessun uomo di Stato ha mai negoziato con maggiori preoccupazioni, o ' intrapreso accordi di questa specie. Esistono argomenti che debbono essere messi da parte: fra questi le considerazioni strategiche ed economiche. La natura ha dato talora confini naturali, come il signor Orlando ha notato a proposito della Spagna e della Scandinavia. Le montagne non dividono solamente le acque, ma le nazioni. Non ho difficoltà per quanto riguarda la questione dei confini dell’Italia quali sono stati indicati nella prima parte del discorso del signor Orlando. Le vette sono facilmente riconoscibili. Ed il confine d’Italia risulta da esse determinato in una regione che comprende Trieste, Pola ed il più dellTstria. Non ho difficoltà ad accettare qui le vedute dei rappresentanti italiani. Ma quando vado più a sud m’imbatto in un argomento opposto.