Finanze russe tivamente quanto fu promesso nella Conferenza di Parigi, « di mettere tutte le risorse in comune ». Chiesero il concorso degli alleati per gli acquisti che la Russia deve fare in Giappone e Scandinavia. Fu accettato il principio generale di sostituire al mercato americano, per la Russia, i mercati giapponesi e scandinavi, per evitare concorrenza tra alleati, ma non si pervenne a conclusione precisa. Per il cambio, i Russi insistettero tenacemente, dichiarando trovarsi all’estremo limite, e non potere attendere più oltre un soccorso che la Francia non ha dato sinora che a parole. I delegati francesi ed inglesi si schermirono quanto poterono, affermando che hanno già fatto il possibile. 11 delegato francese disse non aver poteri sufficienti, e trattarsi di cosa da risolversi dai tecnici, e dovere i Russi provvedere anch’es-si, intensificando le esportazioni (?). 1 Russi volevano si ammettesse il principio che il problema del cambio era stato riconosciuto dalla Conferenza, e se ne interpellassero telegraficamente i Governi; ma Doumer-gue dichiarò non esser cosa da potersi trattare per telegrafo; egli si riserbava conferirne con Ribot. Si fini per concludere solamente « constatando la gravità del problema ». Pokrowski propose che si tenesse una riunione domani, per riesaminare la questione del Comitato permanente interalleato. Doumergue chiese il rinvio, non avendo ancora ricevuto dal suo Governo le istruzioni che ha sollecitato. Pranzo al “Yacht Club”, il circolo aristocratico di Fie-trogrado. Parlo della guerra col principe G. mio vicino di tavola. Ha l’aria tiepidissima. Gli osservo che la guerra può realizzare le secolari aspirazioni della Russia per uno sbocco in un mare libero; darle Costantinopoli. Mi risponde: «Sarebbe un bene? » È una esasperazione nazionalista di separatismo integrale russo, o è lo sconforto della lunga guerra che ha modificato le aspirazioni russe? Mi torna alla memoria che durante la guerra libica, al momento della nostra impresa ai Dardanelli, Sazonoff disse a Torretta, nostro incaricato d’affari a