Altri particolari del Convegno *75 negli anni, Primo ministro italiano a S. Giovanni di Moriana, mi fa complimenti per il cambiamento. Si constata che Painlevé e Lloyd George hanno ambedue 54 anni, ed Orlando 57, di fronte ai quasi ottantenni Boseüi e Ribot che furono all’altro Convegno. Quando, nella seduta di ieri, è stato incidentalmente annunciato da Lloyd George, in presenza di Porro, che Cadorna sarebbe stato il consulente italiano nell’Ufficio nuovamente istituito, ciò che implicava la sua sostituzione nella carica di capo di stato maggiore, Porro è rimasto impassibile. Porro, sul cui viso sbiancato pareva riflettersi la terribilità della situazione militare, a cui si aggiungeva la fatica fisica di una notte insonne, passata in automobile, su strade cattive, per giungere tempestivamente a Rapallo, ha mantenuto tutto il tempo un contegno ammirevole di calma pacata, anche quando la discussione si faceva inquisitiva e critica sulle informazioni che egli recava, e sul Comando italiano. Anche Foch, di cui la posizione non risultava chiara rispetto alla sua carica di comando, poiché è stato deciso che i membri del nuovo Comitato, fra i quali egli è chiamato, avranno « per esclusiva funzione » quella di agire come consulenti tecnici del Consiglio, apparve impassibile, ma non senza pensieroso pallore. Il titolo dell’organo nuovamente istituito formò oggetto di una breve discussione. La intitolazione inglese "Supreme War Council” fu tradotta in primo tempo in francese come "Conseil Suprème de Guerre”. Ma poi Barrère fece notare che “Suprème” in francese non corrisponde al “Supreme” inglese, e fu adottata, perii francese, la parola “Supérieur”. Fu accennato anche a chi avrebbe tenuto, nelle riunioni, la presidenza, per regolare le discussioni del Consiglio; e fu sùbito accolta la norma consuetudinaria che essa fosse tenuta pro tempore dal primo delegato del Paese ove il Consiglio si fosse adunato. Ma perché Franklin-Bouillon, che, nelle riunioni di Rapallo, funzionò anche da interprete, non si limitava alla mera traduzione in inglese o in francese dei discorsi degli altri, ma vi aggiungeva sùbito del suo, come dilucidazione o come replica, Hankey argutamente e bonariamente mi disse: «Si, sta bene; ma quando interverrà Franklin-Bouillon sappiamo che il presidente sarà sempre lui».