Le qmstioni italiane, per le quali già si disegnarono diffi-j colta, come si è veduto, al momento dell’armistizio, furono trattate in epoche diverse alla Conferenza della Pace, in via ufficiale od ufficiosa, in conferenze plenarie o in conversazioni private fra i singoli delegati. Mentre già Sonnino aveva insistito sulla necessità di avere ima base unica d’armistizio con la Germania e con l’Austria, cosi egli intendeva si avesse una base unica per le condizioni di pace; ed anzi si avesse un unico Trattato di Pace. Per molteplici ragioni, che non esamino qui, ciò non potè avvenire. Si ebbero, come è noto, altrettanti Trattati di Pace, quanti erano i nemici. Ed i singoli Trattati furono deliberati e firmati separatamente e successivamente. Prima si discusse il Trattato con la Germania, che interessava più vivamente Francia, Inghilterra, America; questo occupò circa tre mesi. Le prime discussioni avvennero in riunioni molto numerose, alle quali prendevano parte i capi delle Delegazioni delle principali Potenze alleate ed associate: Stati Uniti d’America, Francia, Inghilterra, Italia, Giappone ; i rispettivi ministri degli Esteri; taluni altri membri delle singole delegazioni ; marescialli, generali, ammiragli ; periti, ed un gran numero di segretari. Per ulteriori ragioni che si dissero di segretezza, Wilson e Lloyd George essendosi lamentati di indiscrezioni derivanti da sedute cosi numerose (altri credette per escludere Sonnino che era apparso a Wilson incomodo contradittore), il 24 marzo fu stabilito che i quattro presidenti: Wilson, Clemenceau, Lloyd George, Orlando si riunissero tra loro, in riunioni “private”. Queste furono chiamate le riunioni dei "Quattro”. A quelle sedute, che si tenevano di regola due volte al giorno, per tre ore nella mattinata e due 0 tre nel pomeriggio, nella