Asia Minore 369 Sonnino riceve Miller. Miller non è ottimista, specie per quanto riguarda la parte orientale dellTstria. Dice: « Perché non aggiornate la decisione? » Sonnino gli risponde: «E i nervi del popolo italiano? » Orlando mi dice che Marconi ha veduto Steed. Steed sarebbe in tono minore: afferma che gli Jugoslavi non sono irriducibili per Fiume, ma il più contrario è Wilson, il quale lamenta che noi ci serviamo di denaro interalleato per combattere, nella stampa, gli alleati. Hankey mi telefona: « Vuole il barone Sonnino venire ad una riunione alle 16 e mezzo? » « Di che cosa si tratterà? » « Credo vogliano interrogarlo sugli sbarchi in AsiaMinore ». Andando, Sonnino, molto nervoso, mi dice: « Cercherò di dominare i miei nervi: to keep my temfier ». Nell’anticamera di Wilson c’è Venizelos. Lo fanno entrare fra i Quattro. Wilson (ha una faccia contenta, soddisfatta, malevola). Attiro l’attenzione del barone Sonnino sul Memorandum che abbiamo consegnato avantieri al signor Orlando. Il Consiglio vi osserva che gli sbarchi italiani in Asia Minore sembrano aver avuto luogo senza alcuna giustificazione. Sonnino rimette la risposta della Delegazione italiana al Memorandum dei Tre. Poi, dopo aver guardato Venizelos, obietta « alla presenza di un terzo. Non posso ammettere la presenza del signor Venizelos ». Momento di stupore e d’imbarazzo fra Wilson, Clemenceau, Lloyd George. Venizelos prende l’iniziativa di ritirarsi. Wilson lo prega di rimanere, ma Venizelos esce lo stesso dalla stanza. Wilson. Non comprendo l’atteggiamento del barone Sonnino. Il signor Venizelos è un membro della Conferenza della Pace, eguale a tutti gli altri. Sonnino. Non parlo in nome mio, ma in quello del presidente del Consiglio italiano, che è malato. Non posso ammettere che una persona, che non fu presente quando il Memorandum fu rimesso al signor Orlando, prenda parte ad *4 •