Robertson e Cadorna 129 Feci inoltre osservare che il fatto che l'Austria si faceva forte di appoggiare presso la Germania, anche dopo avvenuta la pace, richieste francesi circa la Alsazia-Lorena, dimostrava come la mossa fosse fatta d’accordo con la Germania, poiché non era supponibile che l'Imperatore Carlo potesse sperare di conservare una qualsiasi influenza presso un alleato che avrebbe abbandonato 0 tradito. In un colloquio avuto il 3 agosto con Sua Maestà Re Giorgio e°li mi ha detto che il Principe Sisto aveva riferito che messi di Sua Mae,sta il Re d’Italia 0 del generale Cadorna si erano recati in Svizzera per trattare la questione della pace con l’Au-stria-Ungheria. Il Re Giorgio mi dichiarava di non aver mai creduto che Re Vittorio avesse preso parte a tutto ciò. Giovedì, 27 settembre. Poiché Cadorna ha dichiarato che, prevedendo un prossimo attacco nemico contro di noi, egli non può ora né innanzi alla ventura primavera eseguire una offensiva quale avrebbero desiderato gli alleati e per cui essi avevano inviato alcune batterie, l’Inghilterra ritira le sue dal nostro fronte. Robertson le ha richieste brutalmente, con un telegramma che Cadorna qualifica « insolente ». Cadorna gli ha risposto aspramente. Sonnino: « Io avrei risposto anche peggio ». Venerdì, 28 settembre. Cadorna partecipa al Consiglio dei ministri. Anche la Francia ritira cannoni dal nostro fronte. Notizia di concentramento di artiglierie nemiche sul fronte di Tolmino. Sabato, 29 settembre. A proposito del ritiro delle batterie inglesi dal nostro fronte, Robertson ha detto a Borghese, incaricato d’affari a Londra, non ritenere per conto suo molto probabile una prossima offensiva austriaca. Giovedì, 4 ottobre. Il Vaticano ha rimesso al ministro d’Inghilterra una nuova Nota, a firma del Cardinal Gasparri, dove, prendendo occa-