io8 Accordo segreto franco-russo questione d’ordine interno, riguardante la Russia e fuori della competenza della Conferenza. Carlotti, già ministro ad Atene, e che perciò segue con particolare competenza ed interesse gli avvenimenti greci, tenendo conto dei bisogni delle colonie italiane colà, ha fatto talune proposte in relazione al blocco della Grecia, suggerendo che fosse alleviato, proporzionalmente all’adempimento effettivo delle obbligazioni assunte dalla Grecia in séguito all’ultima Nota interalleata. Doumergue e Milner ammisero la possibilità di qualche temperamento a favore delle numerose colonie italiane ad Atene ed a Patrasso. Mercoledì, 14 febbraio. Visita allo stabilimento Putiloff ove dovrebbero lavorare 32.000 operai. Impressione di disordine. Molto materiale sepolto sotto la neve. Biechi sguardi degli operai, fra cui molte donne. Ci dànno informazioni contradittorie circa la produzione giornaliera. Martedì, 20 febbraio. Nulla di notevole negli ultimi sei giorni. Visite, banchetti con numerosi discorsi. Scialoja è stato malato due giorni, Ruggeri è malato da dieci giorni. Carlotti, nelle varie occasioni, ha parlato per la Missione italiana. I militari, ritornati dalla visita al fronte, hanno portato notizie contradittorie, ma non troppo pessimiste. Ho notato che Paléologue, stato nei giorni scorsi riservatissimo, quasi freddo, con me e colla Missione italiana, è ora cordiale, sorridente, cortese. Ha l’aria soddisfatta e contenta (1). (1) È poi risultato da documenti pubblicati dai bolscevichi che in quei giorni la delegazione francese condusse direttamente con lo Zar un negoziato completato poi con note scambiate tra Paléologue e Pokrowski il 14 febbraio, nelle quali la Russia accettava e si impegnava ad appoggiare i desiderii della Francia per I’Alsazia-Lorena e la riva sinistra del Reno. Né gl'inglesi né noi ne fummo informati.