Proposta di comitati interalleati 107 liberazione non deve significare « normalità delle riunioni » che si faranno ogni volta nei luoghi che sembreranno più convenienti. Cosi s’intende che ad esse potranno intervenire delegati ed altri ministri tecnici, ma senza abusarne, per evitare che, diventando troppo numerose, perdano di efficacia. Doumergue e Milner approvano questo concetto che rimane registrato nel verbale. Neratoff, con funzioni equivalenti a quelle di segretario generale del Ministero degli Esteri russo, insistette a lungo per la costituzione immediata di un Comitato permanente di ambasciatori, con speciali poteri per questioni secondarie. Scialoja ha osservato che anche le questioni secondarie, se implicano decisioni d’ordine politico, spettano unicamente, per quanto riguarda l’Italia, ai ministri responsabili; e che nel caso nostro l’ambasciatore dovrebbe riferire al Governo, laonde si creerebbe cosi un nuovo organo intermedio implicando nuovi ritardi. Scialoja ha proposto che l’esame circa l’istituzione di questo organo, per talune questioni e con eventuali mansioni consultive, formi uno dei primi oggetti dell’attività della Conferenza accennato nell’altro punto approvato oggi, cioè un passo a Tokio per sollecitare un maggior concorso del Giappone alla guerra. Doumergue e Milner si sono associati a questo concetto e cosi si è rimasti intesi. Ha seguito poi una lunga discussione sulla posizione speciale della Russia per la sua rappresentanza nelle conferenze regolari, determinata dalle condizioni peculiari della sua costituzione politica e della sua posizione geografica. Sazo-noff ha insistito lungamente per chiarire la posizione di un ambasciatore russo di fronte al delegato russo alla Conferenza che non potrà mai essere presumibilmente né il presidente del Consiglio né il ministro degli Esteri. La questione lo concerne personalmente come ambasciatore a Londra. Nel corso della discussione egli replica agli interventi del ministro degli Esteri con rigidità e quasi con disprezzo che rasenta talora lo scherno. Pare voglia far sentire il contrasto fra la sua personalità, la sua mentalità, la sua esperienza, e quella dell'uomo nuovo Pokrowski. Pokrowski sopporta mitemente. In conclusione viene osservato trattarsi di