I Tedeschi firmeranno? V-7 Lloyd George. Bisogna perdere il minor tempo possibile, perché questo è il momento in cui i Tedeschi decidono. Clemenceau. D’accordo. Foch. Sono agli ordini dei Governi, ma osservo che i Tedeschi hanno tempo di rispondere sino al 22. Clemenceau. Hanno già mandato due lettere. Foch. Oh, ve ne manderanno ancóra di piti! Lloyd George. Troverei opportuno che essi sapessero intanto che il maresciallo Foch si è recato al fronte, per ogni evenienza. Foch. Potrei fare eseguire trasporti di munizioni. Lloyd George. I Tedeschi non pensano rapidamente. Vi è interesse a muoversi il più presto. Clemenceau. Sono d’accordo. Vi raccomandiamo la rapidità. Foch. La diligenza. Il maresciallo Foch e il generale Weygand escono. Russia. Alle 11 viene introdotto Ciaikowski. Ciaiko-jvski esce. Ore 11.45. Orlando. Dichiaro che, avendola esaminata, accetto la formula presentata ieri dal colonnello Hankey circa le frontiere dell’antico Impero austro-ungarico e degli Stati contigui. Orlando. Il presidente Wilson mi disse ieri che avrebbe studiato una formula per quanto concerne i principii generali riguardanti le riparazioni dell’Austria-Ungheria. Wilson. Me ne ero incaricato io? Non lo ricordo. Ad ogni modo non ho avuto tempo di pensarvi. Clemenceau. I delegati austriaci saranno qui mercoledì 14. Il delegato Lammasch, affermando di non essere in buona salute, ha chiesto gli venga consentito di farsi accompagnare dalla moglie e dalla figlia. Wilson. Ho ricevuto anch’io, per il tramite di Lansing, una consimile domanda. Clemenceau. Ho già preso su di me di consentirvi.