L'offensiva italiana armate, che sarebbero state sotto gli ordini di S. A. R. il Duca d’Aosta ; 2. che l’Italia dovette avvedersi fin d‘allora delle difficoltà che avrebbe incontrato per la realizzazione delle sue aspirazioni nazionali, fissate con la esplicita premessa che erano un minimo, quando si negoziò e si concluse il Trattato di Londra, con previsioni e pattuizioni ben diverse dalle condizioni gra-vissime in cui l’esercito italiano si trovò in séguito allo sfacelo del fronte russo ; e che i rappresentanti dell’Italia reagirono sùbito, e ripetutamente, contro il "Punto” enunciato dal presidente Wilson, che ci concerneva. Risulterà in ispecie che, contrariamente a quanto appare in una delle più ampie pubblicazioni sull'argomento, e cioè nei volumi di Charles Seymour, notevoli perché redatti su documenti di primo ordine, quali gli Intimate Papers del colonnello House (Boston, ig2Ó-ig3i), ed è più esplicitamente esposto nel capitolo VI del volume IV di quell'opera, sotto il titolo Triumph of thè Fourteen Points, il Punto IX, concernente l’Italia, non trionfò per niente, ma fu esplicitamente respinto da Sonnino e da Orlando, come insufficiente per le nostre aspirazioni, contrario ai nostri diritti. Se Wilson potè credere altro, ciò lo preparò malauguratamente a quel contegno, prima di incomprensione e poi quasi di astio, che egli, anche per eventi successivi, tenne nei nostri riguardi quando venne in Europa e fu "magna pars” nelle riunioni interalleate per la pace. Lunedi, 28 ottobre. Partenza da Roma per Parigi. L’offensiva italiana, iniziata il 24, si svolge incerta. Specie sul Grappa i combattimenti sono stati asperrimi per tre giorni. Ieri si è avuto un furioso contrattacco austriaco. Qualche reparto italiano si è già lanciato oltre il Piave, ma il fiume è subitamente ingrossato in causa delle piogge, e la piena e la rapidità della corrente pregiudicano la costruzione ed il mantenimento dei ponti e, perciò, anche il vettovagliamento delle truppe già passate all’altra riva. Pare si debba provvedere al loro rifornimento a mezzo di vie aeree. Nitti, da tempo contrario ad una nostra offensiva, ha scritto ad Orlando una lettera di tre pagine che comincia: « Che cosa succede sul Piave? » ove depreca l’offensiva, pre-