144 La questione del Comando [6noy vi è una folla di problemi positivi che bisogna risolvere in breve tempo. Ma il più importante problema è quello del Comando. In questo periodo della guerra, non possiamo permettere uno scacco. Una grave ritirata sarebbe un disastro per le conseguenze che può avere, sia sugli eserciti, sia sulla popolazione civile. La questione del Comando è una questione dominante. Un’armata composta di tre differenti soldati che parlano tre lingue diverse, e che deve tener testa ad un nemico infiammato dal successo, deve essere tenuta in pugno da chi ha la più integrale efficienza e qualità, come il sangue freddo, la gioventù, etc. Orlando. Ringrazio di tutto cuore i ministri degli Stati alleati di queste dichiarazioni cosi amichevoli, e di aver riconosciuto il punto cosi essenziale e cioè che avremo il concorso dei nostri alleati per una continuazione della guerra. Non un uomo di più, ma non un uomo di meno. Concorso ch’è temporaneo. Confermo che gli sbandati della II armata sono oltre trecentomila. Non vi è mancanza di uomini, vi è necessità di tempo per riorganizzarli. I soldati della II armata, or sono poche settimane, fecero prodigi sull’altipiano della Bainsizza. Credo che nella sventura che soffriamo vi sia un concorso di cause. Ho la convinzione che fra queste cause sia da comprendere la difficile posizione strategica in cui ci trovammo dopo sfondato il nostro fronte a Caporetto e Luico, per cui gran parte della II armata fu tagliata fuori quando i nemici avanzarono sul suo fianco sinistro. Lloyd George. Chi l’aveva messa là? Smuts. È esatto. La posizione strategica era contro di voi. La II armata aveva dato anche recentemente grandi esempi di valore. Orlando. Il Governo italiano ha già considerato necessaria la riorganizzazione dello stato maggiore. Ciò è stato deliberato nell’ultimo Consiglio dei ministri, che ha dato pieni poter a me e a Sonnino, d’accordo col ministro della Guerra (i> (i) Nel Diario di guerra di L. Bissolati (op. cit. pag. 97) si trova sotto la data 4 novembre: « Colloquio (col Re). Nella mattina Egli ha visto il min. Alfieri. Si è parlato sostituzione Cadorna. Escluso Zuccari... Proseguendo colloquio dice che si sarebbero fermati su Diaz, capo - Giardino, sottocapo ».