59 MDXX, LUGLIO. 60 mexi 3 li daria li sui danari che l’havea exborsado, over el pulo, ma fin hora nulla si vede. Saria bon si facesse qualche provision, aziò non segua qualche inconveniente. El venuto davanti il rezimento dito Turco, li feno domandar di novo. Rispose va bene, 37‘ l’armada del Signor nostro non ussirà, et el campo de terra se mele a camin per andar contra el Sophì. Ancor che a simel persone non se li dia dar tropo fede, pur avendo el medcmo per altre vie lo scrive eie. 38 A dì 21. La malina, non fo nulla da conto ; li Savii sleteno daspersi di la Signoria a consultar zercha dacii di Salò, etc. In questa malina in le do Quarantie, per il caso di Pario, parloe sier Zuan Antonio Venier avochalo di madama Fiorenza sorela dii morto, et compito, fu manda le 5 parte. Al primo balolar, tutte non sincere, exceplo quella parie per Francesco Summaripa el vechio signor di Andre ave una balda ; al secondo balotar, la parte di sier Piero Zen che è per Poli-meno Summaripa, al qual el morlo lestò e lassò el dominio, ave una, el quella di sier Lorenzo Braga-din e sier Alvise Bon dolor che è per el Signor presente di Andre Alberto Summaripa, ave 2, et la parte del vecchio se rimosse quella ballota, el cussi tutti fono non sinceri. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla, et prima col Colegio di Savi el Consejo di X semplice, lajò tutti li acti facti in Cypro zercha sier Hironimo Justinian qu. sier Ferigo, el la sententia fece sier Zuan Paulo Gradenigo luogotenente, sier Zuan Dol-fin, sier Nicolò Michiel dolor Consieri che feno vender el caxal. Item, l’acto fece sier Zuan Zantani capitano di Famagosta, e tutto sia reduto in pristinum, et che la materia sia comessa a li Sinici vanno in Cypro, con questo pagino prima la dola di la mojer, poi dii resto metti in la Signorìa, per il debito etc. Et di questo non habino nulla, veruni, si olirà quello si a-Irova Iroverano altro, che habino le sue utilità come voi il suo officio. Item, con la Zonla poi feno certe gratie a debitori di le 30 et 40 per 100 di pagar di danari dii Monte Novissimo, videlicet sier Hironimo Querini fo podestà a Monselese, e non fu presa di sier Zuan Balista Baxadona. Di Roma, fo teiere dii Gradenigo orator nostro, di 18. Coloqui auti col Papa, qual teme mollo questi parlamenti di reali, et fa varii discorsi ut in litteris. Item, l’Orator mandò per il eorier in le letere il zojelo bello havia el Gixi, et cussi an-derà mandando el reslo. Di Napoli, di Hironimo Dedo secretano, di 9. Come, da poi el partir dii conte di Chariati, el Viceré ha falò morir do slafìeri, per certa causa, et ha fato volentieri, aziò querelando dii Viceré a la Maestà dii Re non sia creto. Scrive, tra quelli regnicoli è gran confusion. Item, il danno de Rezo fo grande, e mena via done etc. Scrive poi zercha le represaje, e come quelli Sezi hanno fato oratori a la Cesarea Maestà. A dì 22. Fo Domenega e la Madalena. La malina non fo nulla da conto, fu dalo assa’ audienlia. Da poi disnar, fu Gran Consejo. Fato eletion di podestà a Brexa, niun passoe; mejo di altri sier Ve-tor Michiel, fo podestà a Bergamo, 600, 691. Fu fato conte a Pago per 4 man de eletion, justa la parte, in luogo di sier Lorenzo da Leze ha rel'udado esseudo in rezimento, sier Marco Antonio Foscarini Cao di XL di sier Almorò. Et dii Consejo di X tandem passoe sier Marin Corner, fo podestà e capitano a Crema, qu. sier Polo. E tulle le voxe passò, che si fa solirn per li caldi 9 voxe, licei la leze vogli se ne lazi 12. Item, fo cavà il sestier di Canarejo per resto a pagar la restitution dii Monte Nuovo jusla la leze ; sichè Castelo è slà pagato. A dì 12. In Colegio fo lelo letere di la comunità di Crema, llingratiano la Signoria di le gratie li ha riferito il suo magnifico rector sier Andrea Foscolo, per li ducali 400 voleno dar per coverzer li lorioni eie., acertando esser svisceratissimi servitori, et lauda molto el dicto rector degno di governar ogni grandissima cita etc. Da poi disnar fo Pregadi, non vi fu el Doxe, per lezer letere, e far Provedador sora il cotimo di Alexandria, in luogo di sier Antonio da cha’ da Pexaro che compie, el uno Exator a l’oficio di le Cazude in luogo di sier Marin Bondimier ha rel'udado. Et fo lele assaissime letere da mar e da terra, come ho scripto di sopra, e quelle di più non ho nota é queste; Di Candia, di sier Antonio Morexini duca e sier Marco Landò capitano e Consieri, dì 11 Zugno. Mandano una lelera li scrive di 7 il Gran Maislro di Rodi zercha le ocorentie di l’armala lur-chescha, e non dubitano, e come era zonla de li una barza spagnola con fanti 230 partila di Tripoli. Dii Zante, di sier Sebastian Justinian el cavalier, va provedador zeneral in Candia, di . . . Zugno. Dii suo zonzer de lì eie. Item, esser arivà a Modou do galle solil, una bastarda et 5 fuste di turchi, stale in Ponente, quale hanno conduto una nave con ogi, presa. Item, sier Sebaslian Contarini provedador al Zante, scrive in conformità.