605 MDXXI, FEBBRAIO. 606 Luca et sier Alexandro Lippoinano qu. sier Zuane. Cai dii Consejo di X sier Domenego Contarini stato altre Hate, et do novi, sier Nicolò Doltìn fo capitano a Bergamo, el sier Bernardo Marzello fo capitano a Bergamo, el il Doxe stà a l’usato in leto. Vene in Colegio sier Domenego Capello, venuto Provedador di l’armata, vestito di veludo cremesin, acompagnato da soi parenti, el referite. Io vi steli et l’udii. Prima, dii partir suo, e come è stalo in armada mexi 20 giorni 15, et è stalo qualro fiate in Candia. Disse di Napoli di Romania, dii Zante e di Corfù e di le fabriche e si passò brieve; intrò su la cossa di le fusle, narando la cossa come però el scrisse, e justificandose assai: et che se Selim fusse stà vivo, qual seguitava mollo corsari, havia fato apichar queslo Sinan rais; et come l’era stà calumato di cosa meritava laude, et parlò altamente sopra questo, e come ha reso le fuste a la Valona, fallo consigliar il tulio a l’orator dii Signor turco, justa i mandali noslri, e quel Sinan rais con li altri havea retenuti. Disse haver lassa a Corfù 4 galìe, zoè sier Piero Gradenigo qu. sier Anzolo, sier Hironimo Lion qu. sier Piero, sier Filippo Basadona qu. sier Alvise, et sier Francesco Bondimier. Item, in Cipro sier Bortolamio Falier et sier Nicolò Trivixan qu. sier Piero. Disse il reslo di le galìe candiote etc. mandò a disarmar. Poi disse il suo venir e Sibinico el quello fece poi a Zara, e aversi trova a la incursion fe’ turchi a Zara ultimamente, e cerne questi coreno sono turchi e vien di ordine dii Signor lurcho per ruinar la Dalmalia, aziò non si possi armar più galìe; el quando si parti di qui, andò a Zara per interzarse et siete 7 zorni, ave 40 homeni a Sibenico, 4 a Spalalo; sichè al presente si poi dir ruinala. Disse è stato a Sibinico et smontato, visto la terra, bisogna fortificarla chi la voi lenir; ha visto li molini di qual si traze ducali 1200 a l’anno, et musena tra el dì e la note stara 500 ; ha visto Scardona terra di l’on-garo, vicina mia... da Sibinico, la qual venendo in man di turchi Sibinico saria perso, dove per i legnami vi sono potria far galìe et starvi securamente, sichè è bon ajularla non vadi in man di inimici turchi; disse di Zara bisogna cresser custodia. Et questo è il sumario di la relatione etc. El sier Lucha Trun vicedoxe disse che ’l si avea ben portalo, et che, quanto a le fusto, non achadeva dir altro perchè erano corti non è slà falò da lui per 364* voler far mal, e però non è a dir altro, e tien che ’l noslro Signor Dio farà passar quiete per esser morto il Turco vechio, dii qual si conveniva temer grandemente, dicendo e! vegnirà in Pregadi a referir. Poi esso Provedador apresentò il conto di danari nuli, e come l’ha ducali 60 d’oro scossi por conio di la Signoria, e disse li danari auti e ias ali a Corphù. Di Ruigo, fo letere di sier Francesco Fo-scari podestà et capitano, di .... Con avisi auli dal suo amico di Ferara zercha li fanti spagnoli vien al Tronto, et come il Papa fa fanti in Romagna. Da poi disnar, per esser la vizilia di la Madona,. licet fusse cativo tempo, la Signoria, vicedoxe sier Luca Trun con mantel di scartalo e veludo cremesin solo, andò a vesporo justa il consueto, con li oratori Franza, Hongaria, Ferara et Mantoa, il Legato dii Papa non vene, e tre Procuratori vi fu per la ubligation, sier Antonio Trun, sier Domenego Trivixan et sier Alvise Pixani, e li altri deputali, tra li qual Io vi fu; e stali a vesporo in dita chiesia, era tardi, nel tornar si tornò con gran pioza e lutti fos-semo bagnadi. Et nota, sier Marin Bondimier zudexe di Proprio oggi andò al suo loco di sora di Consieri, che prima et l’altra volta andoe con li Cai di Quaranta, et questo ha fato hora per averli monslralo le leze e la jurisdition di quel oficio che dia preceder tutti li Consieri, per esser il primo in Venexia in criminal. Nolo. In quesla matina in Quarantia criminal fo fato tre Sinici di san Marco et 3 di Rialto, justa il solito, sichè la parte presa in Pregadi che ’l sindiclm sia de’ Calaveri, non ha più vigor per non esser slà presa in Gran Consejo. Li XL hanno voluto far li Sindici per non perder la loro jurisditione. Fu publichà su le scale di San Marco e di Riallo, di ordine di Cai dii Consejo di X, che non si habbi a far comedie in questa terra, justa la pat te presa dii 1508 nel dito Consejo di X. A dì 2, Sabado. Fo la Madona, et fo sol. La Si- 365 * gnoria andò in chiexia, justa il solilo, a messa, vicc-doxe sier Luca Trun, con li oratori Papa, Franza, Hongaria, Ferara et Mantoa, et 6 Procuratori, li quatro deputati sier Antonio Trun, sier Domenego Trivixan, sier Zorzi Corner, e sier Alvise Pisani per questi tre mexi, e di più sier Antonio Grimani e sier Andrea Griti, e dato le candele e compito la messa, si ridusse la Signoria con li Savii in Colegio per lezer le letere venule. Di Milan, dii Secretano, di 29. Come ha di 21 di Franza, il Re stava ben, e del zonzer de li di monsignor di San Marzeo, vien di Roma, stato in streli coloquii con monsignor di Lutrech, adeo il noslro Secretarlo non l’haria potuto visitar eie., ut in ea. Di Cipro, fo letere vechie portate per la galìa