FONTI DELL’EPISTOLARIO XXXV colta (B1), c. 74-7 b, pure del sec. xv, leggonsi sei epistole fra quelle dettate nel 1395-6 dal V. a Giovanni da Bologna; esse si conservano, sebbene con qualche diversità di lezione, tutte in B, e, eccetto l’ultima, si susseguono nello stesso ordine. Nel margine della c. 74 v’è la nota: « Havute dal Caurio « mio zio ». La terza raccolta (B »), c. 78-88 u, di data forse alquanto posteriore a B1, dal quale è separata da un foglio in bianco, reca quindici componimenti; di questi, solo il frammentario « Ragionamento intorno alla morte» (Appendice I, n. hi) non apparisce in B, dovechè tutti gli altri vi si trovano riprodotti in un gruppo più o meno compatto, che è costituito principalmente di lettere intestate allo Zabarella. Niuno dei quindici componimenti trascritti in B s figura poi in B3. L’ordine degli scritti in B », - che reca in margine ed a piò della c. 78 le seguenti note: «Libro 30 » ; « folia sunt xvn»; « Queste lettere sono anco negli altri volumi » - ha subito un lieve sconvolgimento, avvenuto probabilmente nella cucitura delle carte; ma un postillatore recente ha provveduto mediante segni di richiamo &c. a ricostituirne la continuità. Infine, la quarta raccolta parziale (B+), c. 89-97, - la quale, essendo di data parecchio posteriore alle altre tre, frammentaria, disordinata e mal decifrabile, deve considerarsi solo come un’appendice al resto del volume, - contiene in primo luogo, c. 89-90, alcuni de’ discorsi in onore di san Gerolamo, di cui il primo non è che un frammento; un frammento, pure acefalo, del discorso «O altitudo divitiarum sapientie et scientie Dei » (c. 91); il discorso Pro reintegrando uniendaque Ecclesia, assieme con l’epistola (CVII) diretta a Coluccio in nome di Innocenzo VII (c. 91-6): scritti questi che si rinvengono però trascritti più correttamente in R ; la carta 96 b e un’altra carta non numerata in bianco ; e l’ultima carta (97), di pugno del primo de’ due v' ha di nuovo la seconda mano, seguita poi dalla prima : e cosi le due mani si susseguono ad intervalli, più 0 meno lunghi, fino all’ultima c. 73. A questa circostanza si deve forse ascrivere ancora l’incompiutezza, in B, dell’ epist. CVIIII : Paolo ne interruppe la trascrizione a piè di c. 68 A; e Pier Paolo, voltata la pagina, cominciò subito un' altra epistola.