METODO DELL’EDIZIONE LXXV Paolo non si sia approfittato, almeno nella sua età matura, dei precetti di Coluccio, la cui « preoccupazione « imperiosa » per l’ortografia aveva cominciato a manifestarsi sin dal 1370-81 '. A tal riguardo, le parole del Nostro nell’epistola CI, là dove egli dichiarava siffatte questioni essere «inezie», non ci sembrano del tutto probative; perchè la sua vera difesa contro gli appunti mossigli da Coluccio per la scorrezione grafica dell’esemplare del De ingenuis moribus inviato a Firenze3, non sta certo in quella petulante affermazione, bensì nel fatto che il testo non fu scritto di suo pugno. D’altronde, nulla ci autorizza a supporre che l’autore (in parte) del De arte metrica ignorasse, o non mettesse abitualmente in pratica nelle proprie scritture, le regole enunciate per l’appunto dagli ortografi citati in quel trattato. Dall’altra parte, a voler accomodare la grafia di ogni parola a certe norme prestabilite, avremmo ottenuto, sì, l’uniformità ortografica, ma questa stessa conformità sarebbe stata difforme dal vero, poiché non si rinviene mai una tale costanza di grafia, non diciamo negli scrittori contemporanei, o 1 Cf. Novati, Epistolario di C. Salutati clt., voi. IV, p. 246, n. 2; e, per la presunta affinità tra l’ortografia vergeriana e la petrarchesca, le parole del V. nel Sermo de vita... Petrarche, dove, riferendosi ad una nota del poeta in margine all’ep. Ad posteros, egli scrive: «nam dudum illius manum notissimam habeo». 2 Nel codice n. 196 del Seminario di Padova, contenente il De Felicitate dello Zabarella, e probabilmente posseduto dal V. - essendo del 1400, esso è di poco anteriore al codice del De ingenuis moribus inviato a Firenze - s’incontrano le seguenti grafie, che rischiarano, fra l’altro, il rimprovero Coluc-ciano dell’immoderato uso dell’}' : - « dyalogus », « ymago », « ymo », « ayunt », « phylosofie » e « philosoforum » ; « etiam », « noticie », « vicia », « sententia » ; « offitiosi », « pernitiose » ; « accomodatus » e « accomodare » ; « condempnatione » ; «literis», « sagita » ; « Flachus » e « Flacci », « delaschala » ; « abijciamus », « Ka-«rolus», «Barnabovi», « Petrepaule », «celsiori» (ablativo),